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Murillo: “Inter un sogno. Derby? non ci sono amici. Con la Juve vedremo…”

Giovanni Montopoli

Lunga intervista rilasciata da Jaison Murillo al Corriere dello Sport, queste le dichiarazioni del nuovo difensore nerazzurri che – arrivato in estate dopo una straordinaria Copa America – si è imposto insieme a Miranda come nuovo pilone...

Lunga intervista rilasciata da Jaison Murillo al Corriere dello Sport, queste le dichiarazioni del nuovo difensore nerazzurri che – arrivato in estate dopo una straordinaria Copa America – si è imposto insieme a Miranda come nuovo pilone difensivo di Mancini.

DEBUTTO – “prima della partita ero un po’ in ansia, ma sono una persona molto tranquilla, riesco a prendere il controllo della situazione rapidamente e, in genere, sono sempre piuttosto tranquillo. In un top club la pressione c’è sempre, non solo alla prima giornata. In campo poi vanno i giocatori e sono loro a dover fare la differenza mantenendo la lucidità”

EREDITA’ – “Quando in club si manifestano problemi è normale che chi viene dopo, con lo scopo di risolverli, abbia responsabilità di rispondere nel miglior modo possibile a chi lo ha scelto. Per me è un onore vestire questa maglia, spero di dare il giusto apporto e il mio contributo per risolvere questi problemi”

MODELLO – “mi ispiro a Cordoba, un mio connazionale. Fin da bambino lo guardavo giocare insieme alla mia famiglia, poi ce ne sono altri ad esempio Lucio e Samuel. Il mio modello d’ispirazione rimane Thiago Silva: ha tempismo, velocità, fisico e fa sempre la scelta giusta”

MIRANDA – “abbiamo un vantaggio, in campo possiamo comunicare in spagnolo visto che anche lui viene dalla Liga. Cosi poco a poco miglioriamo la nostra confidenza. Credo di poter imparare molto dalla sua esperienza e forse lui da me puà ancora imparare qualcosa che non conosce”

COLOMBIA – “I giocatori arrivati in Italia hanno aperto la strada a noi che siamo cresciuti dopo, Cordoba le ha aperte per Nelson Rivas. Magari a lui non è andata molto bene ma dopo è stato il turno di Guarin e ora il mio. È un vantaggio per tutta una leva di giocatori che stanno sfruttando le opportunità e che diventeranno grandissimi. La vetrina è chiaramente la nazionale”

DERBY – “Bacca e Zapata? In campo non ci sono amici ma fuori dal campo lo siamo e ci sentiamo spesso. Abbiamo parlato in Cina della sfida del 13 settembre ma come persone siamo molto diverse, con gusti differenti. Credo che tutti i giocatori del Milan siano una minaccia potenzialmente, ognuno può fare male in modo diverso. Bacca è un goleador nato, gli piace segnare: è un giocatore verticale, che cerca sempre la profondità. Bisogna prepararsi bene per disinnescarlo”

SPAGNA – “ho giocato gare simili in Spagna, con il Granada ho giocato dei derby regionali contro il Malaga e il Siviglia. Ma non erano stracittadine. A Cali, invece, nelle categorie inferiori, di derby ne ho giocati parecchi”

JUVENTUS – “la distanza tra le due squadre è stata certificata lo scorso campionato, ma ogni stagione è diversa. È appena iniziato un campionato che sarà molto lungo e noi dovremo lavorare tanto. Ora non si può dire a che livello siamo rispetto alla Juventus, lo fare vedere quando ci affronteremo”

OBIETTIVO – “non può essere che il massimo in un club come questo. quindi lo scudetto e qualificarci per la Champions. Raggiungerla per me sarebbe un sogno”

SPOGLIATOIO – “vivo qui accanto alla Pinetina, sono contento e mi sento bene. La gente mi ha accolto con tanto affetto. Quando in una squadra ci sono giocatori di tanti paesi finisce che i sudamaericani si cercano tra loro e lo stesso accade con gli africani ecc…io ho un bel rapporto con i latini, con Juan Jesus ad esempio che è una persona molto aperta, capace di parlare con tutti. Poi è chiaro, che con Guarin il feeling è più naturale”

MANCINI – “tecnico molto serio e discreto, ti parla quando ti deve parlare. Si vece che molta esperienza e mi auguro di trarne il massimo vantaggio”