Questa sera, nel consueto appuntamento con Season Review, tocca a Jeison Murillo parlare. Ecco cosa ha detto il giocatore nerazzurro: "Rinuncio alle vacanze? È normale, avevo voglia di entrare a far parte di questo club e di aggregarmi il prima possibile alla squadra".
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Murillo: “Per me l’Inter è un sogno e l’Italia una sfida. Quando Mancini…”
Il difensore nerazzurro ha parlato a InterChannel della stagione passata e anche dei consigli del mister
A CASA - "Il lavoro quotidiano è importante per essere in condizione, e tutto questo ti regala anche la confidenza con il campo".
IN ITALIA - "Ho sempre conosciuto il calcio italiano, tatticamente il mio ruolo è delicato, venire a giocare in Italia per me era una bella sfida. Ma è il mio lavoro, dare il massimo".
TANTI MINUTI IN CAMPO - "È motivo di orgoglio, significa che stai facendo bene. Ma tutti siamo importanti, abbiamo un obiettivo comune e bisogna raggiungerlo come squadra. Il mio compito è di aiutare la squadra".
IL COMPAGNO DI REPARTO - "Giocare al fianco di Miranda è stato importante, ho imparato moltissimo da lui. Dagli errori si impara, si tratta di migliorare sempre. Il mister ha ragione quando dice che qualche volta ho sbagliato ma da quello si riparte per imparare. In partita c'è molta azione, adrenalina, le giocate e i contatti sono molto rapidi".
MIGLIOR GIOVANE NERAZZURRO - "Sono contento e li ringrazio, per me è vitale per credere ancora di più in me stesso. Ogni giorno, come ho detto, posso migliorare".
IN GOL - "Il compito principale per un giocatore del mio ruolo è impedire agli avversari di segnare, più che di fare gol, se poi arriva il gol meglio ancora. Ma il primo compito è evitarli".
LA SCORSA STAGIONE - "Nella prima parte della stagione abbiamo subito pochissimi gol, anche se vincevamo spesso magari 1-0. Nella seconda parte abbiamo avuto anche un po' di sfortuna: la palla non entra, al primo tiro subisci gol, se va tutto male è facile abbattersi. È il calcio, si tratta di saperci fare i conti, prendere il meglio che viene e migliorarsi".
SOGNO REALIZZATO - La prima partita, ha un grande significato. Debuttare con l'Inter era un sogno, giocare e vincere a San Siro erano sensazioni che desideravo provare e non si possono spiegare".
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