primo piano

Nagatomo: “Qui mi vogliono tutti bene. Wes e Zanetti grandiosi. Sono un casinista”

Francesco Parrone

Yuto Nagatomo, piccolo giapponese che in pochi mesi è entrato nel cuore dei tifosi nerazzurri. Arrivato in Italia via Cesena, si è fatto subito notare per la sua simpatica e per la tenacia in campo. Intervistato da Andrea Sorrentino nota firma...

Yuto Nagatomo, piccolo giapponese che in pochi mesi è entrato nel cuore dei tifosi nerazzurri. Arrivato in Italia via Cesena, si è fatto subito notare per la sua simpatica e per la tenacia in campo. Intervistato da Andrea Sorrentino nota firma del quotidiano La Repubblica e amico del nostro sito, Nagatomo racconta i particolari della sua vita italiana e le prime impressioni dell'avventura nerazzurra targata Gasperini:

A Yuto piacciamo un sacco, ma fosse per lui ritirerebbe la patente a parecchia gente: "Perché correte così tanto in macchina?".

Dice?

"Non mi piace  come  guidate. Troppo  veloci.  E non  rispettate molto i segnali stradali. È un po’ pericoloso. A volte mi spavento. Poi non siete molto puntuali"

Il che la manda un po’ in tilt, lo ammetta.

"Meno di quanto pensassi. In fondo il vostro caos è divertente, ho scoperto che alla fine mi rilassa. Magari ho sangue  latino,  chissà. Sono un chiacchierone e un casinista, un po’ come voi. Invece  in Giappone sono  tutti  molto  silenziosi".

Lo ammetta, Yuto Nagatomo: lei in Italia e all’Inter si trova a meraviglia. 

"Sono  felice. I  compagni  di squadra mi vogliono bene, i tifosi dal primo giorno hanno inventato un coro tutto per me, gioco in un top team.Cosa pretendere di più?".

E dire che lei neanche pensava di fare il calciatore.

"Era solo un sogno. Per questo ho preso una laurea in economia: volevo fare il manager di una gran- de azienda. Ma forse era tutto scrit- to, fin da quando quel mio allena- tore mi salvò dalla perdizione".

Che tipo di perdizione?

"A 15, 16 anni passavo le giornate nelle sale dei videogiochi. Mi stavo rovinando. Ma giocavo già a calcio e il mio allenatore disse: ‘Ti stai perdendo. Vuoi dare un dolore simile a tua madre?'. A lei sono legatissimo, ha allevato me e due miei fratelli da sola. Ho mollato i videogiochi".

Poi un giorno è arrivato Ficcadenti, allenatore del Cesena.

"Gli devo quasi tutto. Mi ha scoperto. Senza di lui sarei ancora in Giappone".

Dopo, ecco Leonardo.

"Mi ha voluto in un grande club e mi ha fatto inserire subito, perché parlava  un po’ di giapponese. Mi dispiace  che sia andato via. L’ho saputo dai giornali".

Ora c’è Gasperini.

"Cura tanto la tattica e pretende impegno. Mi diverto".

Il suo migliore amico,  Wesley Sneijder, potrebbe andar via. 

"Gli ho detto  di rimanere. Speriamo mi dia retta".

In Italia si vive bene.

"Il meglio è il cibo. Pasta, risotti. Mai toccato i fornelli: vado solo al ristorante".

Le vacanze in Giappone come sono andate?

"Benissimo. L’emergenza dopo il terremoto è passata e anche  il problema delle radiazioni mi sembra superato".

Dicono che lei abbia una nuova fidanzata

"Sì. Hanno detto che le ho fatto la dichiarazione di matrimonio, ma mica è vero. Quando sei popolare inventano cose su di te,man on mi dà fastidio: se ero uno sconosciuto non mi filava nessuno".

Il Giappone del calcio cresce, siete una nuova  generazione che punta in alto.

"In Europa ci sono giocatori bravi come Kagawa e Uchida".

Intantole donne giapponesi sono in finale della World Cup.

"Meravigliosa sorpresa. La loro impresa ci dà grande energia per il futuro. Ai Mondiali del 2014 vogliamo il massimo. Con Zaccheroni potremmo entrare anche nelle prime quattro"

L'europa ormai è il suo punto d'arrivo.

"Voglio stare qui per diventare come Zanetti: lo rispetto moltissimo ecco perchè gli faccio sempre l'inchino"