In diretta sulla pagina Instagram tradizione_romanista, l’ex giocatore dell’Inter Radja Nainggolan ha parlato così tra passato, presente e futuro:
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Nainggolan: “Io e Barella molto simili. Tornare a Roma? Sono vecchio. Il mio futuro…”
“Sono in Belgio, sono in attesa di capire come sarà il proseguo. Tornare a Roma? Sono vecchio, sono vecchio ormai. Io e Modric viviamo in modo diverso (sorride, ndr). Io vivo per il calcio a modo mio, essendo me stesso, in campo poi do quello che ho sempre dato. Io il calcio l’ho sempre visto come divertimento: a me piaceva Ronaldinho, che rideva sempre.
Io vedo Barella per l’evoluzione simile a me, era con me già a Cagliari da bambino. Io e Nicolò siamo molto simili in campo.
La Juve quando giocavo alla Roma era impressionante. Oggi è un’altra Juve, noi avremmo vinto contro questa squadra. La mia Roma con Mourinho in panchina? Ha vinto tanto, ma come allenatore non lo conosco e non posso giudicare quindi.
De Rossi mi aveva chiesto in modo simpatico di andare a dargli una mano alla Spal.
Monza e futuro? Non lo so. In Belgio ho troppo occhi addosso, sono sempre sui giornali. Vado avanti come ho sempre fatto, posso dare ancora tanto. Alla fine ha sempre parlato il rettangolo verde.
Zaniolo? E’ molto forte ma non lo conosco. Adesso sta bene e va di nuovo a mille. E’ un giocatore importante ed è del 1999. Ha ancora tanto da dare.
Rapporto Totti-Spalletti?Se chiedi a Totti se pensa che Spalletti sia bravo come allenatore ti dice di sì. Vederlo giocare poco nelle ultime partite è stata una delusione per i tifosi. Però Spalletti è un grande allenatore, si vede anche al Napoli. Lui preferiva altri giocatori. Totti si è sempre allenato da professionista e voleva sempre. Lui ha fatto altre scelte e il rapporto è cambiato.
La Roma attuale? Da quando sono andato via la Roma non è più andata in Champions. Questa piazza la merita. In questo momento stanno lavorando con tanti giovani. Zalewski mi piace molto. Non so qual è l’idea della società. Se vogliono puntare sui ragazzi o vincere subito. Probabilmente la prima ma non conosco le dinamiche. La Roma è forte. Il problema è che Dybala è arrivato dopo. Matic si doveva ambientare. Giocare insieme con dei giocatori nuovi non è facile. Noi dopo un po’ di anni ci conoscevamo. In questi anni sono arrivati troppi giocatori nuovi ed altri sono partiti.
Sabatini? Ci siamo risentiti poco fa. E’ stato uno dei direttori più forti che ho avuto. Capisce di calcio e sta molto avanti. Poi è arrivato l’altro (Monchi ndr) che ha rovinato la squadra. Ha venduto tutti quanti i giocatori. Io non riesco neanche a nominarlo. Se avessi saputo che sarebbe andato via poco dopo sarei rimasto. Se tornassi ora alla Roma potrei rovinare un bellissimo ricordo che ho.
Questione Juventus? Non so qual è la verità. La Juventus è una società che deve stare in Serie A perché ti dà competitività. Il mio obiettivo è sempre stato batterli. Non mi riguardano le cose del passato, è sempre bello incontrarli”.
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