Nainggolan felice, torna nella sua Cagliari. Prestito gratuito, ma l’Inter risparmierà 8 milioni

Affare definito tra l'Inter e il club sardo per il ritorno del centrocampista belga in prestito

L'avventura di Nainggolan all'Inter si è conclusa dopo una sola stagione. Il centrocampista torna a Cagliari, una scelta di cuore, per ripartire e saluta il club nerazzurro, dove non è riuscito a dare quello che avrebbe potuto.

CAGLIARI - "Radja Nainggolan torna nella città che l’ha fatto diventare uomo. Ci torna dopo 403 giorni da giocatore dell’Inter, l’avventura più deludente della sua carriera, così piena di aspettative, premesse, promesse, belle facce da ritrovare e una delusione forte - l’addio alla Roma di un’estate fa - che non ha mai superato. Oggi il Ninja sbarca a Cagliari: il cuore prima del lavoro, gli amici, la moglie Claudia che ora può combattere con forza ancora maggiore contro la malattia, perché proprio lì vive la sua famiglia, proprio lì è nato l’amore con Radja e proprio lì c’era bisogna di avere un Ninja vicino.

Per l'Inter un investimento da 39,2 milioni di euro commissioni comprese: affare oneroso e poco redditizio, molti bassi e pochi alti. Anche se, va ricordato, è stato il piedino di Nainggolan a spedire l’Inter in Champions League", sottolinea La Gazzetta dello Sport.

CIFRE - "Nainggolan lascia l’Inter in prestito secco gratuito, con l’ingaggio da 4,5 milioni pagato dal Cagliari, esclusa la mensilità di luglio e una parte di quello di agosto. In pratica, lo stesso accordo che l’Inter e la Fiorentina avevano raggiunto martedì. È stato proprio Nainggolan a bloccare tutto, ribadendo la sua scelta pro Cagliari in un colloquio avuto con i dirigenti viola. Ieri sera l’incontro risolutore tra lo stesso Nainggolan, l’Inter e il presidente del Cagliari Tommaso Giulini: le due società solo tre settimane fa avevano concluso l’affare milionario di Barella, non è stato dunque complicato trovare un accordo. Per l’Inter il risparmio è di circa 8 milioni lordi. Nainggolan oggi arriva in Sardegna per le visite mediche e la firma", aggiunge il quotidiano.