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Com'è andato il suo ritorno a San Siro, visto l'affetto dei tifosi?
"Fa sempre piacere, sono contento, vuol dire che ho lasciato qualcosa di buono".
Perché l'Inter non si riprende Nainggolan?
"Quando fai prestiti di un anno non puoi decidere di ritornare in un giorno. Io sto bene, mi sento bene, poi si vedrà. Io sono concentrato sul Cagliari".
C'è un po' di rammarico?
"Io non faccio mercato, io sono un giocatore. Per me ci potevo stare, loro hanno fatto altre scelte e io ho dovuto accettare. Io sono un uomo, quando non mi vogliono non mi piango addosso. Voglio giocare e divertirmi ancora".
Si è chiarito con Conte?
"Io non ho mai avuto problemi con lui, mi ha sempre detto le cose in faccia. Quando mi vengono dette io apprezzo. Sono uomo, innanzitutto, lui lo è stato con me, non si può dire lo stesso di altri. Questa è la vita".
È stato l'anima del Cagliari di questo girone di andata.
"Non eravamo demotivati, dopo 20 secondi prendere gol è difficile uscirne fuori contro l'Inter. Noi non siamo la Juve, la Lazio, sebbene contro di loro abbiamo giocato la miglior prestazione, pur non vincendo. Stiamo facendo un ottimo campionato con il Cagliari, prima o poi questo momento doveva arrivare. Se ne usciamo il prima possibile e riprendiamo il percorso fatto prima delle quattro sconfitte possiamo dire la nostra".
Cosa ha pensato sul palo?
"Ci ho scherzato con Samir, poi diventava la mia vittima preferita. Ho lasciato uno spogliatoio buono, sono sempre stato bene con tutti... Non ho mai creato problemi, al di là di quel che si dice. Io tifo sempre per i miei ex compagni, se poi lo scudetto lo vince l'Inter non vince la Juve, quindi sono contento".
(TMW)
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