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Il Napoli è spaccato, a Castel Volturno regna il caos e ormai nulla sembra in grado di ricomporre la frattura. E' quanto scrive oggi la Gazzetta dello Sport, che divide la squadra in 4 gruppi.
I rivoltosi
Fanno capo a Lorenzo Insigne, colui che dovrebbe essere il capitano di tutti e che nemmeno la fascia è riuscito a responsabilizzare. La sua voce nello stanzone di Castel Volturno non incute timore, anzi quando l’ha fatto è stato messo a tacere dalla reazioni dei compagni. Con lui, ci sono Callejon e Mertens (ieri colpito da un attacco febbrile), entrambi a scadenza di contratto e che con il progetto futuro non avranno più nulla da spartire. Ed è questa condizione che li ha resi paladini della rivolta. A loro tre si sono aggiunti Koulibaly e Allan, che hanno qualcosa da far scontare a De Laurentiis che non li ha voluti cedere, impedendo loro di poter guadagnare qualche milione in più altrove.
I mediatori
Ci si trovano i vari Maksimovic, Karnezis, Fabian Ruiz, Manolas, Zielinski e Llorente, gente che ha poco da lamentarsi, che ha sempre avuto la fiducia del tecnico e che oggi vorrebbe adoperarsi per ricomporre i cocci.
Gli scontenti
Milik, Ghoulam e Mario Rui. Poi, ci sono Hysaj e Younes che Ancelotti considera a fasi alterne: avrebbero preferito andare via
I concilianti
Meret, Di Lorenzo, Luperto, Lozano, Gaetano e Ospina hanno così poco voce in capitolo che non hanno potuto azzardare nemmeno una reazione: i capi della rivolta li avrebbero rimbalzati all’istante.
(Gazzetta dello Sport)
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