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"Dopo le tante polemiche sulla nostra indagine, prendo atto che il giudice di appello ha confermato che in Italia in quegli anni è esistita un'associazione per delinquere che ha deformato il campionato di calcio. E che il dottor Antonio Giuraudo ne è stato sicuramente partecipe. Prendendo atto di questo, spero che nel mese di dicembre dell'anno di grazia 2012, si ponga fine ad ogni ulteriore tentativo di sostenere che qualcuno ha cercato di costruire prove, di occultarle, o di perseguitare qualcuno con indagini a senso unico. Perché ora c'è un dato incontestabile: passano gli anni, cambiano i gradi di giudizio e i magistrati chiamati a decidere, eppure continua ad essere affermata sempre la stessa verità: c'era un' associazione per delinquere." Con queste parole Giuseppe Narducci, l'ex PM che ha scoperto Calciopoli e che ha raccontato la storia della sua indagine tanto contestata nel libro "Calciopoli. La vera storia" (Edizioni Alegre, con prefazione di Marco Travaglio), ha commentato la condanna di Antonio Giraudo ad 1 anno e otto mesi di carcere dalla quarta corte d'appello di Napoli.
"Mi auguro che, da oggi, tutti vogliano fare i conti con questo dato", ha aggiunto il Pm Narducci riferendosi sia alle polemiche sulla terza stella sulla maglia della Juventus, sia al processo di appello che riguarderà Moggi ed altri e che avrà luogo nel maggio 2013.
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