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Nazionale, via al casting: un nome su tutti. Mancini piace al CONI, ma…

Con Conte ormai diretto alla panchina del Chelsea, la Federazione Italiana dovrà decidere – nel breve periodo – il nome del futuro commissario tecnico post-Europeo. Il prossimo allenatore della Nazionale sarà l’uomo che porterà...

Dario Di Noi

Con Conte ormai diretto alla panchina del Chelsea, la Federazione Italiana dovrà decidere - nel breve periodo - il nome del futuro commissario tecnico post-Europeo. Il prossimo allenatore della Nazionale sarà l’uomo che porterà gli azzurri ai Mondiali del 2018, organizzati in Russia.

Repubblica ha approfondito la questione, svelando le ultime dinamiche sulla scelta che spetta alla FIGC. Il numero uno Tavecchio sa che la decisione non è più rinviabile: perciò, ogni strategia necessita di una certa accelerazione. In cima alla lista un allenatore su tutti: Roberto Donadoni. Per lui sarebbe un ritorno e soprattutto una rivincita, dopo aver lasciato la guida della Nazionale per l’eliminazione da Euro 2008 (ai rigori) contro quella Spagna schiacciasassi che avrebbe poi vinto consecutivamente due Europei e un Mondiale.

Non sarà facile, però, strappare Donadoni prima al Bologna e poi alla concorrenza di altri club (Milan e Juve). Il presidente rossoblu Saputo è pronto ad offrirgli un rinnovo di contratto, per cui Tavecchio dovrà sicuramente essere più convincente di lui. La scelta del nuovo CT non può essere sbagliata, soprattutto seguendo l’attuale situazione della Nazionale: preoccupano il pericolo dei play-off (nel girone con Spagna e Albania) e la penuria di talenti che ha colpito un’Italia esclusa dalla top 10 del ranking Fifa dal 2014. Chiunque sarà l’allenatore del futuro, la sfida sarà molto impegnativa: servirà un progetto tecnico accompagnato da una solidità politica nel rapporto con la Lega.

Il prossimo biennio - scrive Repubblica - rischia di essere un incubo. Tavecchio sa che, in vista delle elezioni del 2017, la scelta del ct sarà cruciale. Donadoni fu voluto nel 2006 da Albertini, all'epoca vicecommissario. Eppure il presidente attuale è arrivato alle stesse conclusioni del rivale: l'anno scorso ha apprezzato la gestione di Donadoni nel calvario del Parma, instaurando con lui un rapporto diretto.

Ma nel caso Saputo o Galliani avessero la meglio sulla proposta azzurra, servono delle alternative: Mancini (ben visto dal presidente del Coni, Giovanni Malagò) era tra queste, ma dice di voler restare all’Inter. In corsa ci sono Ventura (sfavorito dalla sponsorizzazione di Lotito), Ranieri (tentato dalla CL col Leicester) o Capello (che sta coperto ma è pronto a entrare in scena). Nelle retrovie Guidolin. Poi Tardelli (idea accarezzata da Tavecchio), oppure Di Francesco (suggestione di Sacchi). Il casting è iniziato, scrive Repubblica: Donadoni in prima fila

(Repubblica.it)