Che l’Inter risultati compatta è dimostrato dal baricentro medio della squadra: molto basso, 47,1 metri. E anche dal dato che riguarda il possesso-palla: 43,8 per cento contro il 56,2 per cento della Sampdoria che fin dall’inizio della partita cerca di costruire azioni su azioni e di non rintanarsi nella propria metà campo. Biabiany è la freccia che, nelle intenzioni di Mancini, deve mandare in crisi la difesa doriana: ci prova con 8 cross, ma gli attaccanti non si muovono con tempismo e non sfruttano questi suggerimenti. A testimoniare le difficoltà di Icardi e Eder, poco cercati dai compagni e loro poco abili nello smarcamento, c’è il numero dei tiri in porta: uno solo. Una miseria. Altro aspetto da sottolineare: i dribbling. L’Inter non brilla per qualità tecniche e difatti sono positivi soltanto 11 uno-contro-uno, mentre la Sampdoria, che ha giocatori più talentuosi, arriva a quota 22. E, restando in tema di qualità tecniche, va detto che ai nerazzurri riesce soltanto il 74,2 per cento dei passaggi, alla Sampdoria l’81,1 per cento. Quello che non si raggiunge con le giocate raffinate, tuttavia, l’Inter se lo prende con la forza, con la grinta, con la determinazione. Non sarà bella, ma è spietata.
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NERAZZURRI PRAGMATICI: LA SAMP PROVA A FARE LA PARTITA MA I NERAZZURRI SONO SPIETATI
Che l’Inter risultati compatta è dimostrato dal baricentro medio della squadra: molto basso, 47,1 metri. E anche dal dato che riguarda il possesso-palla: 43,8 per cento contro il 56,2 per cento della Sampdoria che fin dall’inizio della...
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