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Nessun alibi sia chiaro. Ma all’Inter manca…

Dopo partita movimentato e polemico in casa Inter sulla direzione di gara di Damato (5,5 il voto Gazzetta). Due le lamentele principali del tecnico nerazzurro: un rigore negato e un rosso non dato a Diaz. Secondo la rosea Mazzarri ha ragione in...

Riccardo Fusato

Dopo partita movimentato e polemico in casa Inter sulla direzione di gara di Damato (5,5 il voto Gazzetta). Due le lamentele principali del tecnico nerazzurro: un rigore negato e un rosso non dato a Diaz.

Secondo la rosea Mazzarri ha ragione in per metà. Nell'analisi,  nel primo tempo Dias è ammonito perché ferma Guarin lanciato in contropiede. Damato lo ammonisce, decisione giusta perché non c’è la chiara occasione da rete (Cavanda è in grado di recuperare e la porta è parecchio distante). Passano pochi minuti e il difensore entra in gioco pericoloso sempre su Guarin. Non è un fallo cattivo, giusta la punizione, ma fa bene l’arbitro a non estrarre il secondo cartellino. Diverso l’episodio nella ripresa: su un angolo calciato dall’Inter, c’è il movimento di Rolando che brucia sul tempo proprio Dias. A quel punto il laziale placca l’avversario tenendolo per una mano. Il blocco di Ranocchia «nasconde» la visuale a Damato, ma soprattutto al giudice di porta. Poco importa che la palla non arrivi in quella zona: il rigore andava dato lo stesso. Per il resto, scintille tra Radu e Guarin (ammoniti) dopo un fallo su Lulic.

Niente alibi sia chiaro ma gli episodi controversi hanno, in parte, deciso il risultato