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Non solo Palacio: ecco a voi Ricky Alvarez!

L’Inter ha riscoperto Ricky Alvarez. Solo un anno fa sarebbe stato inimmaginabile una trasformazione del genere da parte dell’argentino, che oggi, è uno dei punti fermi dell’Inter. Aiutato molto da Walter Mazzarri, che ci ha creduto sin da...

Riccardo Fusato

L’Inter ha riscoperto Ricky Alvarez. Solo un anno fa sarebbe stato inimmaginabile una trasformazione del genere da parte dell’argentino, che oggi, è uno dei punti fermi dell’Inter.

Aiutato molto da Walter Mazzarri, che ci ha creduto sin da subito, Alvarez ha lavorato molto, sia sul piano fisico che tattico e il resto c’è l’ha messo il suo allenatore con un lavoro psicologico non indifferente, tanto che lui stesso ha più volte ribadito: “Adesso rischio anche cose che prima non rischiavo”. Dunque Alvarez al centro dell’Inter e l’Inter a ruotare intorno a lui: inimmaginabile, eppure sta accadendo. E ogni partita che succede, anzi risuccede, si riproduce la sensazione di stupore dei profani - quelli che non l’avrebbero mai detto - e si solidifica l’autostima dei pochi che ci avevano creduto nell’estate 2011 e avevano continuato a farlo.

Per il resto Mazzarri sembra essere riuscito dove altri hanno fallito e cioè trovargli una collocazione tattica giusta; lavorando molto sulla sua duttilità l’ex tecnico del Napoli ha riscoperto un campione che oggi incide in maniera decisiva nell’Inter, e non solo nelle prestazioni ma anche a livello di realizzazioni. Tra tutti gli uomini del reparto offensivo, Palacio a parte, l’argentino è quello che  finora ha dimostrato più disponibilità anche «fisica» a un lavoro di rientro e copertura.

Il resto lo fanno i numeri: dietro Palacio, è lui il secondo marcatore stagionale dell’Inter, con 4 gol. E che tre di quei quattro gol sono arrivati partendo da dietro: a Catania era stato schierato da trequartista, ma segnò quando era entrato anche Belfodil; a Bergamo e Udine ha timbrato arrivando in area in versione mezzala.