I numeri non sono tutto, ma aiutano certamente ad avere un'idea più chiara della situazione. E quelli dell'Inter, in questo avvio di stagione, sono da incubo. Al centro del ciclone delle critiche c'è Simone Inzaghi, ma la società ha voluto ribadire la sua fiducia nel tecnico. Tuttavia, come scrive il Corriere dello Sport, alcune riflessioni saranno per forza di cose necessarie: "Nel calcio le prestazioni contano fino a un certo punto. Cambia poco pure se perdi senza meritarlo, quando i numeri sono tutti contro. E quelli dell'Inter (e di Inzaghi…) sono inequivocabili: 4 sconfitte in 8 giornate (era accaduto solo nella stagione 2011/12), 8 punti di distacco dal Napoli capolista, un altro scontro diretto perso (Roma, dopo Lazio, Milan e, volendo, Bayern), la terza rimonta subìta dopo aver trovato il vantaggio, e i gol incassati sono saliti a 13, di cui 3 degli ultimi 5 su palla inattiva. L'allarme in casa nerazzurra ormai suona all'impazzata.
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Inter, numeri inequivocabili: Inzaghi non rischia, ma Sassuolo diventa decisiva
Al centro del ciclone, inevitabilmente, c'è Inzaghi. La società anche ieri, però, ha alzato lo scudo, garantendo che non è minimamente in discussione. Dando seguito alle rassicurazioni che il tecnico aveva ricevuto direttamente da Zhang, venerdì sera in ritiro alla Pinetina. Ma quanto potrà resistere questa difesa senza che ci sia una svolta? Peraltro, i tempi sono strettissimi e gli impegni ravvicinati, tenuto conto che già martedì c'è il Barcellona. E c'è pure un contratto pesante (5 milioni a stagione), rinnovato a giugno e in scadenza nel 2024, che non può essere trascurato. Il dubbio, tuttavia, è che a questo punto qualche ragionamento/riflessione potrebbe scattare. Assodato che il destino di Inzaghi non dipende dalla sfida con i blaugrana, sabato prossimo, però, ci sarà il Sassuolo e l'Inter non potrà permettersi la terza sconfitta consecutiva in campionato, rischiando di compromettere non solo la corsa scudetto, ma anche il posto nella prossima Champions".
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