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La sesta più grande impresa di costruzioni al mondo, la seconda della Cina, per il futuro dell'Inter. Sono questi i numeri della China Railway Construction, l'azienda con la quale l'Inter ha iniziato a dialogare due mesi fa, per la precisione il 22 maggio, giorno significativo per la recente storia nerazzurra, anniversario della vittoria in Champions League a Madrid.
Tutto è diventato pubblico con la visita di Massimo Moratti a Pechino per incontrare i vertici della multinazionale. E un successivo comunicato stampa della Crc ha chiarito che è soprattutto la costruzione di un nuovo stadio a Milano il fulcro della possibile collaborazione. I cinesi sono specializzati nella realizzazione di collegamenti (ferrovie, autostrade e metropolitane) e grattacieli.
Il loro ruolo, nell'edificazione del nuovo impianto milanese, potrebbe essere quello di finanziatori dell'opera con una posizione di supervisione e coordinamento dei lavori ai quali parteciperebbero anche imprese italiane. Difficile, infatti, immaginare un'opera così importante senza la collaborazione di soggetti nazionali.
La Crc, nata come ramo ferroviario dell'esercito cinese, ha ottenuto commesse in numerosi Paesi del mondo, in particolare in Medio Oriente. Per dare un'idea delle dimensioni di questo gruppo basta citare un dato: il suo collocamento sul mercato alle Borse di Shanghai e Hong Kong è stato il secondo più ricco di sempre, dopo quello della Visa negli Stati Uniti. Immaginare questa potenza di fuoco economico al servizio delle casse di Corso Vittorio Emanuele rappresenta una boccata di ossigeno in questo momento delicato.Tutto nasce dalla grande passione che circonda l'Inter in Estremo Oriente. Moratti in persona è molto popolare. Basta citare questo episodio: l'anno scorso, in occasione della Supercoppa italiana col Milan, alcuni sostenitori cinesi della squadra nerazzurra organizzarono una biciclettata per raggiungere lo Stadio del Nido dopo aver visto un'immagine di Moratti sui pedali per le strade di Milano.
Il numero uno dell'Inter ha ricambiato regalando la nuova maglia rossa al presidente di Crc, Fengchao Meng , mostrandolo per la prima volta in pubblico. Qualcuno ha anche ipotizzato che questa novità cromatica fosse legata alla volontà di rendere ancora più appetibile l'immagine dell'Inter in Cina, dove il rosso ha molti significati particolari. I dirigenti del Biscione hanno smentito, spiegando che lidea della nuova divisa era precedente ai contatti con Crc. Ma ora si augurano che la seconda maglia possa andare forte a Pechino e dintorni, uno dei tanti tasselli che può portare alla nuova casa dell'Inter con l'aiuto asiatico.
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