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"Oaktree ha dunque tolto l’altra gamba che poggiava sul mondo del calcio, anche se con presupposti completamente diversi rispetto a quelli che hanno guidato l’ingresso del fondo in viale della Liberazione. Non solo il team di investimento e la policy aziendale, ma anche la prospettiva di sviluppo era ben differente in partenza: da un lato c’era infatti un club che ha in curriculum al massimo un quinto posto in Ligue 1 nel lontano 1992 e ha terminato al sesto posto l’ultima grigia stagione di Ligue 2; dall’altro una società di spessore europeo fresca di scudetto numero 20 e che, proprio grazie alla nuova stella appuntata alla maglia, ha propositi di crescita ben oltre il campo".
"Tra qualche giorno quello che ufficialmente si chiama “Stade Malherbe Caen” (nella dicitura completa si onora un nobile cittadino, poeta di corte di Enrico IV) sarà un altro pensiero per la stella di Ancelotti, mentre a Milano lo stato maggiore di Oaktree continuerà invece a concentrarsi nella gestione nerazzurra dopo essere subentrato a Suning a maggio. Sta ispezionando ogni aspetto della vita del club e le linee guida continuano ad arrivare alla dirigenza, sempre in condivisione con il presidente Beppe Marotta. In più, c’è una presenza diretta ai vertici delle società controllate attraverso i top manager del fondo che hanno in mano dall’inizio il dossier: Alejandro Cano è diventato presidente del CdA di Inter Media, Katherine Ralph di Inter Brand", aggiunge Gazzetta
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