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Obi: “Appena arrivato comprai la maglia di Zanetti e Deki. Balotelli? Ci sentiamo e…”

Francesco Parrone

Storie di mostri sacri, storie di campioni. Storie che, oggi, per Joel Obi sono però diventate quotidianità. Il centrocampista nerazzurro, nel corso di “Prima Serata” con Roberto Monzani, sorride e racconta un aneddoto: “Quando...

Storie di mostri sacri, storie di campioni. Storie che, oggi, per Joel Obi sono però diventate quotidianità. Il centrocampista nerazzurro, nel corso di "Prima Serata" con Roberto Monzani, sorride e racconta un aneddoto: "Quando arrivai in Italia, una delle prime cose che feci fu quella di andarmi a comprare una maglia di Zanetti: un idolo. E poi, poco dopo, quella di Stankovic. E pensare che adesso la mia vita è fatta di allenamenti insieme a loro tutti i giorni... Mi sembravano così irraggiungibili... Insieme a Okocha, leggenda della mia Nazione, sono stati loro due i miei idoli e adesso...".

E adesso la realtà dice che Obi, grazie al suo talento e alla sua tenacia, ora è in squadra con loro, lui che di ispirarsi a questi grandi giocatori non ha certo smesso: "Mi aiutano, mi danno consigli. Tutti quanti i miei compagni lo fanno. In campo e fuori dal campo, il loro apporto è importantissimo".

Gioca con loro, si confronta con loro, eppure la sua spontaneità e la sua modestia lo fanno restare con i piedi per terra e lo si percepisce ancor più nettamente quando spiega un concetto semplice, che si fa desiderio: "Io penso a lavorare, a diventare un giocatore 'vero'. Ho ancora tanto da fare per diventarlo e cercherò di dare sempre il meglio di me".

Nel frattempo, in ogni caso, si gode i consigli di chi gli sta attorno, tifosi compresi: "Sì, perché i tifosi - quando mi capita di incontrarli in giro per Milano - mi incitano sempre e mi danno davvero anche dei consigli".

A Milano, ogni tanto, Obi incontra però anche qualcun altro, un certo... Mario Balotelli: "Siamo rimasti molto amici - racconta - ci sentiamo e, quando viene a Milano, ci vediamo anche. Mario è un bravo ragazzo e quando sento che i media parlano di lui, delle cose che fa, mi viene sempre un po' da sorridere, perché in realtà quando lo conosci sai che poi alla fine lui non è come lo raccontano gli altri, è davvero un bravo ragazzo".