L'analisi del designatore AIA sull'episodio della rete che ha sbloccato la gara contro i giallorossi
A Open VAR hanno analizzato il gol di Acerbi nella gara contro la Roma. Questo è il dialogo tra la Sala VAR e l'arbitro in campo. "È Gol", decreta il direttore di gara dal campo. Intanto il controllo dell'azione viene fatto guardandola da calcio d'angolo. Dal campo si sente: "Non c'è nessun impatto con la traiettoria della palla, proprio va oltre".
In Sala VAR: "Se è in fuorigioco ha impatto eh"; "Sì, si, guardiamo retroporta se Thuram è a contatto col portiere"; "È a contatto, ragazzi, c'è il contatto fisico".
E ancora dal VAR: "Andiamo prima a verificare il fuorigioco, guardalo bene perché il percepito dal campo è zero"; "Unica cosa è che il pallone va dalla parte opposta rispetto a dove c'è Thuram"; "Guarda se al momento del tocco di Acerbi c'è un tocco fisico"; "Ho una posizione di fuorigioco geografica a contatto col portiere, viene a rivederla per favore"; "Decisiva questa, perché al momento del tocco di Acerbi c'è il tocco di Thuram e questo fa la differenza". "Al momento del tocco di Acerbi c'è il tocco fisico però valutala tu". L'arbitro che è andato a rivedere l'azione dice: "Per me è gol".
Questo il commento in studio di Rocchi:
"Quando guardavo la partita ho sperato che lo convalidassero e che non venisse richiamato l'arbitro al monitor perché anche se ci sono dei parametri che possono portare ad una revisione, e non è un errore, se c'è un dubbio è giusto rivederlo, secondo me l'arbitro prende una decisione corretta. Il fatto che ci sia un contatto fisico, che è la cosa sulla quale si attira l'attenzione dell'arbitro è corretto, il che potrebbe rendere il gol concettualmente più fuorigioco che no. Ma il pallone va da una parte completamente opposta, per questo l'impatto del giocatore dell'Inter è sostanzialmente nullo, il che rende il gol regolare. È una situazione molto limite e ad ogni modo credo che l'on field review non è mai un errore".