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Questa che è iniziata rischia seriamente di essere un crocevia importante per Mazzarri ma non solo. Il 2014 è un incubo, sotto il profilo dei risultati che portano l’Inter ultima in classifica in queste prime 5 partite del mese di gennaio. La striscia, poi, diventa più preoccupante se vengono prese in esame le ultime dieci, con l’Inter ferma a otto punti.
Inter-Sassuolo diventa, a questo punto, una partita fondamentale e tocca sicuramente al tecnico nerazzurro cercare di invertire la tendenza, anche perché adesso anche lui è finito sotto esame. Mazzarri deve convincere tutti che il suo curriculum con cui si è presentato nonè solo un pezzo di carta, e sta a lui convincere tutti che difficilmente sbaglia una stagione. Sono tante le certezze che deve rinfrancare, prima tra tutti far capire di avere lo spogliatoio in mano come ha sempre ribadito, spremere da ognuno il succo migliore, ridare alla squadra perlomeno quello che le aveva infuso nei primi due mesi abbondanti. Sarà una settimana determinante, fatta di scelte «pesanti»: nel senso che potranno avere un peso, ma anche difficili, drastiche, che non guardino in faccia a nessuno. Domenica sera Mazzarri ha dettato due frasi solo apparentemente in contraddizione, perché se dire «non vedo tutti questi problemi» era solo un modo per non rendere ancora più pesante la situazione, dire «ho già le idee più chiare» era invece un segnale, una dichiarazione di intenti, la certificazione di una necessità. La necessità di cambiare: l’Inter e anche certe scelte di guida.
Poi servirà anche il classico pugno duro cercando cioè di pretendere dalla squadra una scossa e di cercarsi più responsabilità, anche se il gap tecnico di tutta la squadra è evidente, Altro problema: la concentrazione. Ultimamente gli errori dei singoli sono costati dei punti e serve compattarsi.
Prima di Inter-Chievo Mazzarri aveva detto “sbraniamoli”, ora si attende di passare dalle parole ai fatti
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