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"Non un accredito di meno" per gli stadi, "se si aprono cinema e teatri al pubblico".
Questa la posizione del Consiglio nazionale dell'Ordine dei giornalisti - rappresentato dal presidente, Carlo Verna, e dal segretario, Guido D'Ubaldo - alla riunione svoltasi in Federcalcio cui hanno partecipato anche per la Fnsi il segretario, Raffaele Lorusso, e per l'Ussi il presidente, Luigi Ferrajolo. Col presidente della Figc Gabriele Gravina accompagnato, oltre che dall'ufficio stampa, dal segretario Marco Brunelli.
"Ci sono stati punti di condivisione della questione che riguarda l'accesso di giornalisti e fotografi negli stadi, ma - informa l'Ordine giornalisti - pur in un clima cordiale sono state evidenziate criticita' e paletti posti dall'attuale protocollo. Il presidente Gravina si e' impegnato a fare la propria parte per migliorarlo prima della ripresa del campionato e si e' reso disponibile ad un nuovo incontro dopo il Consiglio federale dell'8 giugno".
L'Ordine ha annunciato che investira' della questione il Governo e se del caso il Parlamento,non volendo mettere in discussione le misure di sicurezza, ma la coerenza complessiva tra le stesse decise in vari settori della vita sociale in questa fase. "Al di la' degli aspetti occupazionali e professionali, rilevanti in se', la pluralita' del racconto - hanno aggiunto Verna e D'Ubaldo - investe un profilo pubblicistico e il diritto del cittadino ad essere correttamente informato come e' chiaro nell'articolo 21 della Costituzione per cui qualunque paletto in nome della sicurezza sanitaria deve essere ragionevolmente motivato o altrimenti rimosso".
(Ansa)
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