E' un Conte's angel. Lele Oriali ha difeso prima i colori dell'Inter da calciatore e poi da dirigente, anche in un'epoca vincente come quella del Triplete. Era un fido collaboratore nerazzurro ed è tornato ad esserlo insieme all'ex ct. Il dirigente interista ha parlato ai microfoni di Skysport. Ecco cosa ha detto:
primo piano
Inter, Oriali: “Conte fuoriclasse, vuole lasciare un segno. Mercato? Chi arriva sappia…”
Il first team technical manager nerazzurro ha parlato a Skysport e ha risposto anche a domande sul mercato
FAMIGLIA - "Io sono davvero felice di essere qui, perché per me è stato come tornare a casa, non vedevo l'ora. All'Inter ho passato oltre 30 anni di vita, tutta la mia famiglia tifa Inter, qui sono cresciuto anche come persona. C'è un legame fortissimo".
MERCATO - "Al di là dei nomi, siamo contenti dei giocatori che abbiamo. C'è un grande gruppo, diventato squadra, e ci ha sorpreso, perché non ci aspettavamo di essere in questa posizione di classifica con così tanti punti nel girone d'andata. Chiaro che poi alla guida c'è un fuoriclasse, uno che dai giocatori riesce a ottenere il massimo. Lo dimostrano i risultati. A noi non interessano i nomi, a noi interessa che chi venga sappia che qui c'è da lavorare e da sacrificarsi".
MOMENTO DELLA SQUADRA - "Il lavoro da fare è ancora tanto, il percorso fino ad oggi è stato positivo. Abbiamo avuto qualche infortunio, gli impegni sono tanti, ma le cose stanno andando abbastanza bene, si cercherà di stare in alto il più possibile: non è facile, perché le antagoniste sono forti".
DOPPIO IMPEGNO - "Sto portando avanti un impegno doppio, che è gravoso e importante, ma che mi dà grandi soddisfazioni. La scelta fatta è stata condivisa con il presidente Gravina e con Roberto Mancini. Si andrà avanti fino agli Europei, poi vedremo il da farsi".
CONTE - "I risultati parlano per Conte. È coinvolgente e coinvolto nel progetto: è arrivato con la mentalità giusta, con l'intenzione di dare un'impronta all'Inter. Vuole lasciare un segno importante. Le aspettative della società sono importanti e alte, serve tempo".
IBRAHIMOVIC - "Sono contento, ho un ottimo rapporto con lui e soprattutto grandi ricordi. Il più bello è legato a Parma-Inter: era infortunato, ma prima di entrare in campo aveva già detto a tutti che avrebbe segnato e che avremmo vinto lo Scudetto. Fu di parola".
(Fonte: SS24)
© RIPRODUZIONE RISERVATA