La stagione del Real Madrid, può già considerarsi una stagione fallimentare. La Champions League era l'obiettivo primario dichiarato in estate. Una campagna acquisti altisonante, centinaia di milioni di euro spesi per portare a Madrid i migliori giocatori sul mercato, il cambio dell'allenatore. Tutto ciò per adesso ha pagato solo nella Liga, dove il Real si trova in coabitazione al primo posto con il Barcellona di Messi. In Champions invece, ci si trova ancora una volta a commentare l'uscita dagli ottavi per il settimo anno consecutivo. Duro da digerire per una squadra che può vantare nel suo palmares ben 9 Coppe dei Campioni. Quest'anno più che mai poi, l'eliminazione è stata alquanto dannosa per gli equilibri interni della società dato che la finale, si sarebbe dovuta disputare proprio il 22 Maggio in casa delle "merengues".
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“ORRORI” REAL: DA SNEIJDER A ROBBEN, I FANTASMI DI PEREZ!
La stagione del Real Madrid, può già considerarsi una stagione fallimentare. La Champions League era l’obiettivo primario dichiarato in estate. Una campagna acquisti altisonante, centinaia di milioni di euro spesi per portare a Madrid i...
Nuovi fantasmi quelli che assalgono le notti del presidente Florentino Perez. Quest'oggi durante il sorteggio di Nyon la faccia del direttore delle relazioni internazionali, Emilio Butragueño, era più che eloquente. Anche se non potranno più partecipare a questa competizione, toccherà a loro continuarne la organizzazione. Si potrebbe sfiorare la tragedia sportiva se gli storici rivali del Barcellona, sollevassero la "coppa dalle grandi orecchie" proprio nella casa de "los blancos". I giornali spagnoli, come El mundo deportivo, prendono spunto dalla organizzazione calcistica di Alex Ferguson, che ha fatto di necessità virtù.
Nessun acquisto di alto livello per poter affrontare i debiti del patron Glazer e un nuovo modulo di gioco per il suo Manchester United, con Rooney prima punta per aumentare il proprio potenziale offensivo ormai reso deficitario dalla partenza in estate di Cristiano Ronaldo. Gli acquisti di Ronaldo, Kaka, Benzema, Xabi Alonso, Arbeloa e Raul Albiol invece sono risultati ancora poco incisivi nell'economia di gioco madridista. Solo Ronaldo sin'ora, nonostante un piccolo infortunio e le squalifiche, ha dimostrato di che pasta è fatto, al contrario degli altri. Kaka, soffre ormai da tempo di una fastidiosa pubalgia e non è mai riuscito ad integrarsi negli schemi del neo tecnico Pellegrini entrando addirittura in combutta con lui dopo le dichiarazioni apparse sul suo "Twitter" nelle quali definiva senza mezzi termini il tecnico cileno "un vigliacco" per averlo sostituito all'80 minuto della sfida poi pareggiata 1 a 1 tra Real e Lione.
Benzema, è stato soppiantato da un ottimo Gonzalo Higuain che a suon di gol sta tirando avanti la carretta, mascherando almeno in parte la mancanza di una solida organizzazione di gioco. Xabi Alonso è ancora un oggetto misterioso per tutti i madridisti, mentre Arbeloa e Raul Albiol non sono certo difensori di caratura mondiale che possono dare al Real quella solidità difensiva di cui necessita date le spiccate qualità offensive del resto della squadra. Se poi ci si mette anche il fatto che il capitano Raul, viene criticato tanto da poter ipotizzare un suo addio al termine della stagione odierna, tutto ciò ha del paradossale. In questi giorni in Spagna, non si fa altro che parlare di due giocatori di cui il Real si è liberato a poco prezzo e in grande fretta: Sneijder e Robben. Due che si possono considerare dei veterani nonostante la loro giovane età. Il primo scuola Ajax e il secondo scuola Psv. Sneijder è stato ceduto alla "modica cifra" di 15 mln di euro all'Inter, con una svalutazione di circa 12 mln rispetto all'originario prezzo d'acquisto.
Per Robben vale lo stesso discorso, ma la cessione è arrivata in favore del Bayern Monaco. Nonostante i pareri negativi, sulla loro cessione, da parte del tecnico e da parte dell'intera tifoseria madridista, il presidente Florentino Perez è andato avanti per la sua strada, sbagliando. Perentorio Sport.es nell'affermare che "i trionfi di Robben e Sneijder aumentano il ridicolo in casa Real". Sono due giocatori che non hanno niente da invidiare agli attuali "galàcticos". Robben è ormai la stella indiscussa dell'attacco del Bayern Monaco, Sneijder invece è stato definito da Arrigo Sacchi "il centrocampista totale" ed è un autentico giocatore chiave oltre che portafortuna per l'Inter. Il bavarese è gia a quota 10 reti in campionato e gliene mancano 2 per raggiungere il suo record di segnature personali. L’interista è l'uomo che segna e fa segnare. Ha bucato 6 volte la porta avversaria e sono innumerevoli gli assist che riesce a fornire ai suoi compagni. Nella sola partita di ritorno contro il Chelsea, se ne contano ben 5, di cui uno vincente grazie alla finalizzazione di Eto’o.
Questi due acquisti dell'era Calderon, tramutatisi in cessioni con la presidenza di Perez, dimostrano i gusti tecnici dell'attuale organico societario. Per riaverli indietro ora, la società madrilena dovrebbe sborsare oltre il doppio di quanto ottenuto in estate. Non bisogna dimenticare che il Real non è nuovo a questo tipo di errori. L'Inter in passato, ne ha già beneficiato grazie alla cessione per pochi spiccioli di Walter Samuel e a quella a parametro zero di Esteban Cambiasso, non reputato all'altezza degli altri "blancos". Anche Samuel Eto'o è passato da Madrid, ma non è riuscito ad essere valorizzato, andando poi a fare le fortune di club quali Maiorca e Barcellona. A lui venne preferito Michael Owen e tutti sappiamo come è andata a finire. Si dice che sbagliando si impara, ma questo non sembra essere affatto il caso del Real Madrid.
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