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Osvaldo e M’Vila, c’è di più rispetto alle scenate: a Mancini non piaceva…

Alessandro De Felice

Dovrebbero metterlo nello statuto, ormai: Juventus–Inter non finisce e non finirà mai, fatevene una ragione. L’ultimo strascico riguarda Juan Jesus, difensore interista squalificato con prova tv per tre giornate dopo una gomitata a...

Dovrebbero metterlo nello statuto, ormai: Juventus-Inter non finisce e non finirà mai, fatevene una ragione. L’ultimo strascico riguarda Juan Jesus, difensore interista squalificato con prova tv per tre giornate dopo una gomitata a Chiellini in Juve-Inter del 6 gennaio scorso. Ieri il ricorso dell’Inter è stato respinto e allora Juan Jesus si è sfogato, attaccando Chiellini: «Ho già spiegato che non volevo colpire apposta il mio avversario. E l’ho detto al fischio finale anche a lui. Uno che poi ha sempre ripetuto nella sua carriera: quello che succede in campo resta in campo. Ecco, vederlo andare in televisione a chiedere la mia squalifica, la punizione per un collega, mi ha veramente rattristato. Sentirlo “chiamare” il giudice (per vedere se squalificava anche me come lui in passato) penso rappresenti un pessimo esempio di sportività, classe, stile. Un gesto peggiore anche di una gomitata vera. E per questo lo ringrazio. Oggi sono più interista che mai».

Fuoco alle polveri, dunque, mentre l’Inter oggi va a Empoli per proseguire la rincorsa al terzo posto. Alla vigilia la metafora di Mancini è ciclistica: «La rimonta è possibile, ma dato che siamo nel gruppo che insegue non possiamo permetterci di forare. Il terzo posto dipenderà da noi. E occhio all’Empoli, bella squadra e ben allenata». Il Mancio è sempre sorridente e amabile, d’accordo. Il guanto è sicuramente di velluto, anzi di cachemire, come le sciarpe e tutto il resto, ma dentro il guanto c’è un maglio di ferro, come raccontano le storie di Osvaldo e M’Vila. In questi due mesi il tecnico ha apprezzato l’impegno di quasi tutti i suoi giocatori. Osvaldo e M’Vila invece sono sempre stati in allenamento i meno intensi, diciamo così, e la cosa al Mancio non andava affatto bene. Che proprio i due poi siano stati protagonisti delle intemperanze più plateali in campo non è un caso, semmai una conseguenza. M’Vila sferrò un pugno alla panchina dopo la sostituzione in Roma-Inter. Di Osvaldo è ormai arcinota la tentata aggressione a Icardi durante Juventus-Inter, mentre è meno noto quello che accadde dopo, con Osvaldo che alzò la voce e quasi le mani anche con Mancini («Ma è come una questione di famiglia, all’esterno non se ne parla»). Situazioni e giocatori diversi, ma la sanzione alla fine è stata la stessa. Osvaldo e M’Vila da giorni si allenano a parte, di fatto fuori rosa. Anzi con M’Vila ieri si è arrivati alla risoluzione del contratto, mentre per Osvaldo si attendono compratori. È la vita, anzi sono le regole del Mancio. Intanto oggi rientrerebbe dalla squalifica il capitano Ranocchia, ma per lui tira aria di panchina perché Vidic e Andreolli contro il Genoa sono andati benissimo e ultimamente Ranocchia non aveva convinto: il momento è topico e il Mancio proprio non può voltarsi indietro, con nessuno.