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Tancredi Palmeri, nel suo editoriale per Tmw, ha commentato così lo status di salute dell'Inter dopo il mercato estivo:
"Difficilmente l’Inter avrebbe potuto migliorare ulteriormente la propria rosa, ancora inferiore alla Juve ma estremamente vicina. Però c’è un aspetto che si sta sottovalutando: nelle squadre di Conte, in tutte, un dettaglio decisivo sono stati gli esterni di centrocampo, capaci di fare fruttare al meglio certe qualità specifiche. Da Guberti e Lanzafame al Bari e al Siena (dove però si giocava con il 4-4-2), a Lichtsteiner alla Juventus, chiave tattica per sfruttare la superiorità tecnica nelle aperture di Pirlo, nonché Giaccherini in Nazionale, vero apriscatole a Euro2016, e Marcos Alonso e Moses al Chelsea, cursori atipici da Premier.
Gli esterni di Conte non sono necessariamente i più bravi, ma sono essenziali, e all’Inter c’è un problema: Candreva ci si sta riciclando, bene per ora, ma vediamo; Asamoah difficilmente può reggere tutta la stagione e tutta la fascia; Lazaro è ancora un’incognita; Biraghi deve trasformarsi da terzino a quinto di centrocampo. Non è un dubbio da poco per l’Inter.
Poi però c’è anche l’Europa di Conte: non tanto perché con i club Andonio non vi ci abbia mai brillato, ché la Champions non è certo l’obiettivo stagionale dell’Inter. Ma più che altro perché tanto alla Juventus quanto al Chelsea, il primo campionato al primo anno è sempre arrivato sfruttando la non partecipazione alle coppe europee. Mentre quest’anno la Champions dell’Inter è ben impegnativa…"
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