Ecco l'analisi di Roberto Omini, opinionista di Sportmediaset, sugli infortuni di Cambiasso e Milito e sull'emergenza in casa Inter:
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“Pandev, Biabiany e Coutinho insufficienti per sostituire Milito”
Ecco l’analisi di Roberto Omini, opinionista di Sportmediaset, sugli infortuni di Cambiasso e Milito e sull’emergenza in casa Inter: “Quindici giorni, un mese. O forse più. Poi vedremo. Ma è grave comunque l’assenza di Diego...
"Quindici giorni, un mese. O forse più. Poi vedremo. Ma è grave comunque l’assenza di Diego Milito (e Cambiasso) dal panorama-Inter di questo autunno che aspetta dai nerazzurri di Rafa Benitez il ritorno a pieno titolo nel rango di competenza, quello dei cinque scudetti e del trionfo in Champions League.
Assenza grave, perché l’assenza del Milito migliore fin qui ha prodotto uno stato d’ansia notevole: vi ha sopperito Eto’o, straordinariamente, con 11 gol in 10 gare ufficiali; ma dietro di lui Milito (2 gol), Sneijder (2 gol), poi una rete di Pandev e una di Lucio completano il panorama nerazzurro, evidentemente lacunoso. E a questo punto l’assenza totale del campione argentino, duri quel che deve durare, conduce a uno stato d’ansia maggiore di quello che si poteva temere. E anche sospettare, dopo la non campagna acquisti.Dare a Pandev, Biabiany e a Coutinho la responsabilità di sopperire alla mancanza (di Milito) è la soluzione obbligata, ma insufficiente. Lo si è visto nei quaranta giorni appena trascorsi, con l’eroe di Madrid a mezzo servizio, come la difficoltà a tradurre in gol il lavoro di gruppo sia diventato, per Benitez, il tormentone del momento: e i progressi invocati, fatalmente, ora convivono con una emergenza che preoccupa.
Cosa dovrà inventarsi, ora, il tecnico spagnolo? Centrocampisti più votati alla zona-gol, da Sneijder a Stankovic fino al rientrante Thiago Motta; un Maicon che torni a essere Maicon; una zona offensiva che preveda Eto’o centravanti sempre e comunque, e facendo gli scongiuri. E una riflessione sulla non campagna acquisti, sulla cessione di Balotelli non sostituito, sul numero degli attaccanti inadeguato per l’Inter fresca del Triplete. Non stava scritto nel destino che questa fosse l’Inter dell’autunno 2010. Ma lo si poteva sospettare. Perché il destino, si sa, non fa sconti".
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