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Paolillo: “Eto’o? Solo affetto, ritorno quasi da escludere. Su Tevez, arbitri e calendari…”

Daniele Mari

Ernesto Paolillo, intervistato da Gr Parlamento, ha commentato la vittori sul Chievo, la prima a San Siro in questa stagione: “Con il Chievo è arrivata una vittoria importante perché finisce una serie negativa. Una vittoria che aspettavamo...

Ernesto Paolillo, intervistato da Gr Parlamento, ha commentato la vittori sul Chievo, la prima a San Siro in questa stagione: "Con il Chievo è arrivata una vittoria importante perché finisce una serie negativa. Una vittoria che aspettavamo da tempo perché al di là di tutto la squadra c'era ma in un modo o nell'altro non è stata in grado di dare tutto quello che poteva dare".

"Ora va bene e domenica si è visto anche bel gioco. Un assetto che permette di non prendere gol è fondamentale, poi il gioco via via sta crescendo. Abbiamo ancora qualche giocatore infortunato ma a breve saremo al completo. È questa la vera Inter, Sneijder è importante di questa squadra, un punto di riferimento. Trasforma la squadra ma non solo lui, Maicon visto ieri dimostra che avere un giocatore sulla fascia così è fondamentale. Avendo perso dei punti importanti nelle prime gare a maggior ragione ogni gara è diventata importantissima. Diventano tutte importanti alla pari, da Atalanta, Genoa, Juventus, al di là dal sapore diverso di ogni partita. Fair play finaziario? Potremo permetterci meno giocatori importanti. Per lo stadio nuovo invece non può esserci un’idea concreta fino a quando non sapremo come sarà e quale sarà la legge sugli stadi".

Paolillo ha anche passato in rassegna gli ultimi tecnici nerazzurri: “Mourinho ha dato all'Inter tutto e anche di più di quello che aspettavamo da lui. È riuscito a raggiungere tutti gli obiettivi, ha lasciato un segno pesante in positivo. Dopo è stato scelto Benitez che ha avuto a disposizione la squadra, ha operato senza avere limiti. I risultati sono stati quelli che abbiamo visto. Molte volte non si crea amalgama tra tecnico e giocatori. Abbiamo trovato queste strade, poi la scelta finale è di Ranieri che sta dando un assetto alla squadra molto più congeniale ai giocatori che abbiamo".

Impossibile non parlare della sfida con la Juve: "Scudetto 2006? Bisogna pensare a giocare in questo campionato. Si deve pensare solo a questo, all'importanza di questa partita. Tutte le altre cose ognuno le valuta a modo suo, evidente che il nostro pensiero è differente dalla Juve ma non è sul campo che queste cose devono essere valutate. Il ritorno di Eto'o? Una simpatica dimostrazione di affetto nei confronti del club e dei compagni. Queste cose sono difficili da essere fattibili. Molto difficilmente o direi quasi escludo che possa avvenire un ritorno. Tevez? In questo momento non pensiamo a campagne acquisti o altro se non ai giocatori che abbiamo e ad utilizzarli al meglio. Mancini? Sono contento per lui. Ha raggiunto con noi risultati importanti. Avere tecnici italiani che riescono in questi obiettivi è una soddifazione per un calcio visto spesso minore rispetto agli altri".

 "La serie A? È un campionato diverso dagli altri, dobbiamo fare punti. È stato falsato dalla giornata di sciopero perché è cambiato il calendario. Un conto è cominciare con il Lecce in casa un altro a Palermo".

Un giudizio anche sugli arbitri: "Qualche episodio, lo hanno detto tutti, che può avere penalizzato. Sono sempre del parere che benefici e danni, episodi positivi e negativi a fine campionato si livellano. Non giudico mai ad inizio campionato. Galliani si è lamentato che le squadre che giocano la Champions il mercoledì giocano a pranzo la domenica? Sono d'accordo con Galliani, sarei d'accordo per impostare una norma europea di tutti i campionati uguale per tutte le squadre che partecipano alle Coppe”..