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Pardo: “Wanda? Avrei avuto problemi se la causa con l’Inter fosse andata avanti”

Marco Macca

Il giornalista e conduttore di Tiki Taka ha svelato alcuni retroscena sulla vicenda Wanda-Icardi

Coinvolto, suo malgrado, nella querelle Icardi-Inter, Pierluigi Pardo, conduttore di Tiki Taka al fianco di Wanda Nara, si è trovato spesso nella scomoda situazione di gestire una situazione complicata, data la presenza ingombrante in trasmissione della moglie e agente dell'attaccante nerazzurro, che tanto ha fatto discutere in questi mesi. Nell'ultima puntata di Tutti Convocati, il giornalista ha commentato senza troppi giri di parole gli ultimi giorni di rapporto con Wanda, svelando anche un interessante retroscena:

WANDA VIA? - "La vicenda che abbiamo vissuto è stata surreale e la strategia di Wanda, ammesso che ce ne fosse una, si è rivelata un fallimento totale. Il giocatore è forte ed è ovvio che va a giocare. Può sempre trovare una squadra che lo faccia giocare. Ma l'idea che un giocatore come Icardi, che ha segnato 124 gol con la maglia dell'Inter, vada via in questo modo... Stanotte c'erano i caroselli dei tifosi dell'Inter. Wanda via da Tiki Taka? Faccio un discorso molto serio e onesto: la sua presenza in caso di prolungarsi della causa con l'Inter non era conciliabile con la mia deontologia professionale, l'ho detto all'azienda. Questo può essere messo agli atti".

SE NESSUNO LO VUOLE... - "L'Inter ora ha interesse a tifare per una buona stagione di Icardi, dato il diritto di riscatto. All'Inter non avrebbe mai giocato, lo hanno detto tutti. Evidentemente, non era un capriccio di Spalletti, questo bisogna dirlo. Le parole di Wanda? Non bastano, secondo me, a provocare scompiglio nello spogliatoio. Però, non puoi dichiarare amore a una società e poi farle causa. Perisic, per esempio, se ne è andato. Non può essere che tutti fossero masochisti. Non lo era Spalletti e non lo è Conte. E' arrivato un allenatore nuovo, che ha personalità da vendere. Se avesse ritrovato in Icardi qualità tecniche e comportamentali che gli andavano a genio, non voglio credere che non avrebbe detto alla società 'partiamo da Icardi'. Se nessuno lo vuole, forse... Non voglio sminuire la gravità delle cose che ha detto Wanda, ce ne siamo accorti tutti. Se Icardi fosse stato un leader, un capitano riconosciuto dai compagni, sarebbe andato nello spogliatoio e avrebbe detto 'ragazzi, stringiamoci la mano, ripartiamo', e alla moglie 'tu stai attenta, la prossima puntata rettifichi'".

SCONFITTA - "E' una sconfitta, tutto il mondo sa che ha fatto causa alla sua società. Magari altre squadre lo avrebbero preso, ma non l'hanno fatto vista la complessità della situazione. In questi 10 mesi, Wanda e Icardi hanno perso. Gliel'ho anche detto a Wanda: 'Se lui il 2 settembre non trova una squadra, passerai alla storia in negativo'. E le ho detto anche più volte che Napoli e Roma sarebbero stati due ambienti ideali per persone che avevano avuto un'immagine catastrofica negli ultimi mesi. Ha salvato il salvabile, ma non è una vittoria andare a fare la quarta punta al PSG. Se questo è un trionfo (di Wanda, ndr) io sono magro".

STORIA CAMBIATA - "All'Inter sono cambiate le regole, anche a costo di perdere qualcosa dal punto di vista economico. Ha fatto un investimento sulla propria cultura aziendale. Magari con Icardi potrà rimetterci anche 30-40 milioni, ma ha costruito una cultura: le regole sono cambiate. Conte e Marotta stanno cambiando la storia dell'Inter".

(Fonte: Tutti Convocati)