La svolta è arrivata o comunque potrebbe arrivare a breve. A prescindere da come finirà per Gabriel Barbosa Almeida, meglio noto come Gabigol. L’Inter dalle instabili finanze sta lasciando posto allo strapotere economico di Suning, che consentirà agli uomini mercato di lavorare nel miglior modo possibile. Strategia che è stata quasi del tutto inattuabile nell’era Thohir, con i vincoli del Fair play finanziario a stringere sempre di più la cintura e con i ricavi del club mai sufficientemente in crescita.
primo piano
Parte il progetto Suning: l’idea Gabigol sintomo del rilancio Inter, ecco perché
L'attaccante brasiliano è vicino ai colori nerazzurri ed è il sintomo che la strategia Suning sta per decollare
GIOVANI - Ci hanno provato prima con Gabriel Jesus, poi la trattativa è sfumata. Adesso l’Inter è tornata con convinzione sul mercato brasiliano, questa volta per Gabigol, uno che porta nel soprannome l’obiettivo principale del gioco del calcio. 30 agosto 1996, questo è ciò che recita la sua carta d’identità: giovane, molto giovane. Chiaro sintomo delle prossime scelte di Suning, che aveva già annunciato una svolta in tal senso.
IL PIANO - La strategia è chiara: portare all’Inter i migliori talenti del calcio mondiale, di età compresa tra i 20 ed i 25 anni. Questo affinché possa sempre esserci un ricambio generazionale e affinché possa non accadere più quanto accaduto all’Inter del triplete che, dopo essere giunta all’apice, si è ritrovata a dover gestire calciatori di età avanzata, con i quali sarebbe stato impossibile riaprire un nuovo ciclo. Calciatori giovani e rivendibili, è questa l’idea che ha Suning per l’Inter del futuro, che ad oggi, però, deve anche strizzare un occhio a Roberto Mancini. E in quest’ottica va visto l’acquisto di Antonio Candreva, che rappresenta quel giocatore pronto che da tempo richiedeva il tecnico jesino.
TUTTOFARE - La trattativa con Gabigol prosegue spedita: l’Inter ha la seria intenzione di portare immediatamente il calciatore a Milano e nelle prossime ore potrebbero giungere importanti novità dal Brasile. Qualcuno ha storto il naso: il giovane del Santos ricopre tutti i ruoli del reparto offensivo, può fare la punta, ma anche operare sulle fasce, sia destra che sinistra, dove ci saranno Candreva e Perisic. Ma allora c’era davvero bisogno di Gabigol? Dipende dai punti di vista, ma la risposta è affermativa se si considera un progetto ad ampio respiro. Perché prima o poi bisogna anche partire e l’Inter, da questo punto di vista, è stata spesso bruciata dalla Juventus che, negli ultimi anni, grazie ad un potere economico differente, ha potuto bloccare sul mercato giovani interessanti. Ben vengano i doppioni se inseriti nel giusto contesto e in un progetto che prevede un ricambio generazionale in costante aggiornamento. Gabigol è un prospetto di sicuro affidamento, ma avrà bisogno di tempo per integrarsi al calcio europeo e per inserirsi nei meccanismi di squadra: è giusto che lo faccia osservando - per ora - chi è più pronto di lui.
(Fonte: FCINTER1908.IT)
© RIPRODUZIONE RISERVATA