La Gazzetta dello Sport analizza le partite, le mosse e i giocatori che hanno reso Special Simone Inzaghi e Stefano Pioli. "L’estate 2016, complice il pasticcio Lotito-Bielsa, trasforma il traghettatore Simone nell’allenatore ufficiale della Lazio. Alla prima di campionato, a Bergamo, stende in campo l’amato 4-3-3. Lo ha coltivato felicemente in Primavera. Come suo fratello Pippo. In casa Inzaghi il 4-3-3 è sacro come la bresaola. Parolo, Biglia e Milinkovic in mediana. Simone batte la prima Dea del Gasp".
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Le partite, le mosse e i giocatori che hanno reso ‘Special’ Inzaghi e Pioli
La Gazzetta dello Sport analizza le partite, le mosse e i giocatori che hanno reso Special i due tecnici
"Inzaghi ha tutto per sedurre una grande: gioco ambizioso, duttilità tattica, sa battere i più forti, ha personalità e incide nei match, come ha dimostrato pilotando la famosa rimessa laterale di Marusic. Infatti l’Inter lo chiama. Lui aggiunge Calhanoglu a Brozovic senza i tormenti di Conte per Eriksen, e ritrova la qualità di Milinkovic-Luis Alberto".
"Alza la qualità di una squadra che ha perso Lukaku e Hakimi, la porta in vetta e strappa la solita Supercoppa alla Juve. Anche Pioli, da mister laziale convinse l’Inter grazie alla qualità del gioco. Il 4-2-3-1 gli serve per rilanciare l’Inter depressa dal 4-3-3- di De Boer, silurato in autunno. Pioli riporta in quota l’Inter con una sgommata spettacolare di vittorie. L’acuto contro l’Atalanta rivelazione: 7-1. L’implosione di primavera gli costa l’esonero. Riparte da Firenze. È qui, nel laboratorio viola, all’ombra di Coverciano, che Pioli comincia a diventare Special One. Difende con un modulo, attacca con un altro. Oggi lo fanno in tanti, allora no. La Fiorentina diventa un riferimento".
(Gazzetta dello Sport)
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