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Claudio Pasqualin, veterano dei procuratori, ha parlato a goal.com dei temi più caldi del calciomercato, da Messi a Kakà fino a Neymar:
Allora Pasqualin, partiamo dalla questione Ronaldihno-Milan; lei crede che il trequartista brasiliano possa andare la prossima estate a giocare nella MLS, il campionato americano? "Io credo che alla fine il brasiliano dovrebbe restare a Milano, la volontà di entrambe le parti è quella di proseguire il rapporto. Non faccio parte dell’entourage del giocatore, quindi la mia è un opinione personale, frutto di una mia considerazione".
Capitolo Kakà, davvero il trequartista verdeoro lascerà il Real Madrid alla fine di questo campionato? "Qui le possibilità, rispetto al connazionale Ronaldihno, aumentano sensibilmente. Non ne ho la certezza, ma credo che la voglia di Kakà sia quella di cambiare aria, e sembra che Mourinho non si strapperà i capelli".
Si parla di un eventuale ritorno in Italia; più plausibile un ritorno al Milan o un clamoroso trasferimento all’Inter? "Ho i miei dubbi che Kakà possa tornare in Italia, tra le due milanesi darei qualche chance in più al Milan, ma credo che la destinazione del brasiliano sarà un'altra".
Vale a dire? "Inghilterra, Chelsea. Se chiederà di essere ceduto, la sua volontà principale sarà quella di tornare a farsi allenare da Ancelotti".
Messi-Inter, solo una boutade quella del presidente Moratti o dietro c’è qualcosa di vero?"Ma va, parliamo di assoluta fantascienza. Non c’è niente di concreto, l’argentino ha una clausola di più di 200 milioni di euro, e il Barcellona non se ne priverebbe nemmeno sotto tortura. Non esiste il minimo margine di trattativa".
Lei assiste Giovinco, attualmente in comproprietà tra Parma e Juve. E’ troppo presto per capire dove andrà il prossimo anno? "Assolutamente si, il campionato è appena iniziato. Giovinco pensa a far bene quest’anno a Parma, poi a giugno si vedrà".
Lei è stato procuratore anche di Del Piero, bandiera bianconera in scadenza di contratto il prossimo giugno: rinnoverà o andrà a fare un esperienza all’estero?"Alessandro sta ancora dimostrando il suo valore, non credo che la Juve voglia privarsi di lui. Penso che a breve ci sarà l’accordo per il rinnovo, magari annuale".
La Juve sta già iniziando le manovre per la prossima estate, si parla di un ballottaggio Dzeko-Pazzini in attacco, secondo lei uno dei due arriverà a Torino? "E’ vero che per i grandi colpi ci si muove con largo anticipo, ma è ancora presto per sbilanciarsi. Quello che penso, è che Marotta non mollerà la pista Dzeko, farà di tutto per arrivare all’attaccante del Wolfsburg".
In questi giorni si è fatto un gran parlare della questione giovani: Prandelli si lamenta della carenza di talenti, l’under 21 è stata eliminata dalla Bielorussia. Come si può colmare il gap con nazioni come Spagna e Germania, all’avanguardia per quanto riguarda lo sviluppo dei settori giovanili? "Bisogna valorizzare le scuole calcio, partendo dal basso, dando delle direttive unitarie. Ci sono tre persone importanti e di conoscenza calcistica elevata, come Baggio, Sacchi e Rivera. Magari loro, sulla falsariga della Francia, potranno dare il via a un importante rivoluzione del centro tecnico federale, che uniformi le varie nazionali e dia importanza al fattore tecnico".
Il Palermo lancia ragazzini come Ilicic e Bacinovic, la Fiorentina scopre Ljaic, l’Inter schiera il baby Coutihno. Di giovani coetanei italiani nemmeno l’ombra, idee per ovviare al problema? "Secondo me c’è una novità che se introdotta aiuterebbe i giovani italiani ad emergere. Potremmo fare come la Spagna, e al posto della nostra prima divisione lanciare un campionato riserve. In quel caso i maggiori club avrebbero interesse a far crescere i giovani, per farli esordire in un futuro in prima squadra".
In chiusura: chi è secondo lei, di tutto il panorama calcistico mondiale, il giovane destinato ad una carriera folgorante? "Non ho dubbi, indico il brasiliano Neymar.Lo vedrei bene nel Milan, cosi pieno di brasiliani là davanti".
Quali sono le caratteristiche della stellina del Santos? "Il classico trequartista brasiliano, un giocatore straordinario. E’ stato indicato come l’erede di Pelè, ho detto tutto".
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