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Pellegrini: “Inzaghi meglio di Conte, l’Inter vincerà lo scudetto. Barella somiglia a Matthaus”
Un compleanno da eterno presidente, sempre con l'Inter nel cuore. Ernesto Pellegrini oggi compie 81 anni, tutti tinti di nerazzurro. L'ex presidente dell'Inter è stato l'ospite d'eccezione dell'ultima puntata di "Cominciamo Bene" su Radio Nerazzurra. Tra ricordi e analisi sulla squadra di oggi, Pellegrini non ha certo fatto mancare spunti interessanti. Ecco le sue parole:
FUTURO SAN SIRO - "Ho parlato con il cuore. Ma non è difficile ipotizzare una soluzione per il Meazza. Portar via tutte le macerie sarebbe un macello per chi abita in quella zona. Quanto ci vorrebbe? Il mancato affitto diventa anche un mancato guadagno per le casse del Comune. So che mantenere San Siro è un buon affare. Poi, se Inter e Milan vogliano costruire un altro stadio, lo possono fare".
INTER SPETTACOLARE - "L'Inter di Inzaghi come quella di Trapattoni, Castagner e Mancini? Condivido in pieno. Le Inter di Trapattoni e Castagner hanno vinto relativamente poco, magari fra qualche anno ne vedremo delle belle".
IL TACCO DI ALLAH - "Madjer l'ho ricevuto a casa mia prima delle visite mediche, mi ha stupito per personalità e simpatia. Mi è piaciuto, avrebbe fatto sicuramente bene all'Inter. Poi è andato a fare le visite mediche ed è venuto fuori che aveva un problema al polpaccio e dunque non abbiamo potuto acquistarlo. Poi è arrivato Diaz e ha colmato il vuoto più che bene. Acquistare Diaz a titolo definitivo? Matthaus e Brehme mi avevano proposto Klinsmann, mi avevano detto di non lasciarselo scappare. Questo accadde a dicembre, quando Diaz non era ancora esploso del tutto. E allora comprai Klinsmann. Chiesi una deroga sulla regola dei 3 stranieri in campo alla Federazione, ma non me la concessero. Quindi dovetti rinunciare a Diaz".
ORGOGLIO E RIMPIANTI - "Rifarei l'acquisto di Rummenigge, un uomo perbene, di simpatia, eleganza e personalità incredibili. All'epoca era il più grande centravanti al mondo. Quello che non rifarei è l'esonero di Bagnoli, che non meritava di essere cacciato. A quel tempo subii un evento infelice che mi portò a prendere decisioni sbagliate".
CONTE O INZAGHI? - "Inzaghi. Sta facendo bene, non spara forte e non critica la società. Si accontenta e gioca con chi la società gli ha messo a disposizione e ha costruito un'Inter stupenda. Gioca bene, fa tanti gol e l'ambiente è sereno e sorride. I giocatori si trovano bene con lui. Di chi mi sarei innamorato di questa Inter? Di Barella, che somiglia a Matthaus. Ha meno potenza, ma ha buona visione di gioco. Ho previsto settimane fa, e potete controllare, che l'Inter avrebbe vinto lo scudetto".
(Fonte: Radio Nerazzurra)
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