L’espressione ingiuriosa che è costata cara sia al croato sia all’argentino è il classico «vaffa» che, secondo la versione di corso Vittorio Emanuele, anche altri giocatori hanno indirizzato a Rizzoli in altri momenti del match. Avevano la speranza/convinzione che l’arbitro e i suoi uomini collaboratori avrebbero usato il buonsenso. Soprattutto con Icardi perché al 94' era già stato mostrato il cartellino rosso a Perisic e perché l’Inter si era lamentata molto per episodi considerati altamente penalizzanti per l’andamento del match. Per questo la doppia squalifica per due turni è stata vissuta come una nuova ingiustizia. Per ottenere il referto e valutare quello che hanno scritto il fischietto bolognese (destinatario delle offese di Perisic) e Orsato (è lui quello che ha annotato l’ingiuria di Icardi e l’ironico “fenomeno” più volte pronunciato da Maurito) il club aveva una sola strada: preannunciare reclamo. Lo ha fatto con un comunicato ufficiale alle 17,30.
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Perisic-Icardi, l’Inter lavora sul ricorso. La strategia dei legali nerazzurri…
La società nerazzurra sta studiando le mosse per potere fare ricorso
LA STRATEGIA - Oggi l’avvocato Capellini analizzerà con attenzione il contenuto degli atti di gara e poi, anche alla luce dei precedenti, sarà deciso come procedere. L’Inter potrebbe cercare di dimostrare che Icardi non voleva colpire Rizzoli, ma che quando calcia il pallone lo fa abbassando la testa e tirando verso l’altro. Come un gesto di frustrazione, non come una protesta o una mancanza di rispetto. Il problema è l’ingiuria, difficile da... cancellare. Per entrambi. Da qui le scarse possibilità di successo di un eventuale appello. Al momento non è stato affrontato il discorso relativo alla multa a carico dei due calciatori prevista dal regolamento interno della società. L’argomento sarà preso in esame successivamente.
(Corriere dello Sport)
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