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Perisic e quell’inversione a U di Conte. “Così Ivan ha convinto Antonio”

Matteo Pifferi

Antonio Conte è riuscito a trasformare Perisic in un esterno totale. Ma ora pretende ancora qualcosa in più

"Trasformare un indolente esterno d’attacco in una macchina di applicazione difensiva: fatto. Antonio Conte ha fatto anche questo. Ha permesso ad Ivan Perisic di entrare nella pregiata specie degli esterni “totali”. I padroni di fascia". Apre così l'articolo de La Gazzetta dello Sport in merito al lavoro compiuto da Antonio Conte su Ivan Perisic. L'ex esterno del Bayern non sembrava rientrare nel progetto contiano ma, con dedizione ed impegno, si è conquistato la fiducia del mister.

Svolta Perisic

"Stavolta, però, l’allenatore dell’Inter ha pescato un jolly dove neanche lui sperava. Anzi, ha proprio dovuto ricredersi, un po’ alla volta, seduta dopo seduta. Conte non bramava certo per avere il croato, ma in questa stagione lo ha visto allenarsi con intensità prima sconosciuta. Ha notato che assorbiva come una spugna i consigli sul nuovo ruolo. Un’attenzione tale da spazzare via ogni residuo di dubbio: non solo Perisic può giocare a tutta fascia, ma può farlo pure bene", commenta infatti La Gazzetta dello Sport che ripropone anche le parole di Conte su Perisic direttamente dalla tournée in Cina, prima della cessione del croato al Bayern. Ivan ha vinto il Triplete ma non è stato riscattato, tornando così all'Inter quasi come se fosse un esubero. "Perisic sta risultando un’arma in più, potenzialmente decisiva per la lunga volata fino al titolo. A testimoniarlo pure le parole di Conte dopo la Lazio, una inversione a U rispetto a quanto diceva un anno e mezzo prima", l'analisi della Rosea.

Perisic alla Eto'o?

Perisic ha dimostrato nelle ultime partite di aver assimilato le richieste di Conte lungo la fascia, andando a rinfoltire la schiera di esterni totali in Serie A, uno su tutti anche Hakimi. L'Inter di inizio anno sembra avesse un problema sulla fascia sinistra che però ora pare risolto definitivamente. A Perisic, "Conte chiede sacrificio per un bene superiore. Come è successo ad Eto’o, mandato in missione da Mourinho su quelle stesse terre, Ivan deve cedere un po’ di sé in nome della squadra. Il paragone col camerunese, a tratti terzino nell’anno del Triplete, è il più nobile possibile per il croato", aggiunge La Gazzetta dello Sport. Conte, però, si aspetta ancora qualcosa in più, ossia una maggiore esplosività in fase offensiva, saltando l'uomo e crossando per Lukaku e Lautaro.