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Petagna: “Inter? Se siamo avanti qualcosa vorrà dire. Su Gasperini e Gagliardini…”

Andrea Della Sala

Il centravanti dell'Atalanta ha parlato in vista della grande sfida contro i nerazzurri

Domenica l'Inter affronterà l'Atalanta in un match molto importante per la corsa all'Europa visto che la squadra di Gasperini è avanti un punto. Tra le fila degli orobici ci sarà anche Andrea Petagna, attaccante rivelazione di questa Serie A, seguito anche dall'Inter per il futuro. L'attaccante dei bergamaschi ha parlato in vista della sfida a Tuttosport:

GASPERINI - "Per noi giovani è un papà. Insegna tantissimo, sotto il profilo mentale e tecnico. Ti fa tirare fuori quello che hai. Bravo a darti fiducia ma devi sempre stare sul pezzo. Se ne accorge subito se molli e si arrabbia. Dice le cose una volta sola".

GOL - "Finché lotto per la squadra e vinciamo, sono contento. Comunque sono 5 gol e 6 assist, sono spesso entrato in azioni da rete. Ed è il mio primo anno di A. Devo migliorare, attaccare di più il primo palo. E, forse, giocare un po’ più per me stesso".

GOMEZ - "Siamo diventati amici in campo, diventarlo fuori è stata una conseguenza. Riguardiamo i video insieme per capire come muoverci meglio, mi aiuta tanto. Instagram? Ci divertiamo, ed è bello tenere i contatti con i tifosi. Quando ero bambino ero felice se uno importante mi considerava. Con la gente c’è un bel rapporto, il loro affetto ci aiuta".

QUINTI - "La società è importante, Gasperini un grande, Zingonia una struttura da big, ci sono giocatori bravi. Penso a Caldara, Spinazzola, Kessie. Se Gagliardini va via è pronto Freuler. Metti insieme tutto, arrivano i risultati. Cristante? E' stato come tornare ragazzini come quando, a 10 anni facevano i provini e poi giocavamo nel Milan. E’ un’amicizia lunga e importante. Quando il direttore Spagnolo mi chiese di lui, gliene parlai bene. Ci messaggiavamo, ho seguito minuto per minuto la trattativa". 

INTER - "Big match decisivo se vinceremo, non se dovessimo perdere o pareggiare. Se abbiamo un punto in più dopo 27 partite, qualcosa significa. Siamo sereni, senza pressioni. L’Europa è diventata un obiettivo in corsa, la possiamo raggiungere. Siamo forti, abbiamo battuto squadre forti: penso alla vittoria di Napoli. Ma sono stati decisivi i successi con l’Empoli, all’ultimo minuto con un gol di D’Alessandro, o con il Crotone, che si chiudono".

GAGLIARDINI - "Se lo merita, tutti meritiamo di andare da qualche parte. Ma ci manca solo come amico".