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Tra presente e futuro: l'Inter ha messo nel mirino Alex Perez, promettente difensore classe 2006 del Betis Siviglia, in scadenza di contratto nel giugno 2025. La Gazzetta dello Sport spiega a che punto sia la trattativa e perchè i nerazzurri intendano puntare su di lui: "L'agente del ragazzo nato a Madrid da genitori mozambicani è stato avvistato nella sede della società nerazzurra, che punta a realizzare un'operazione simile a quella messa a segno la scorsa estate con Bisseck. Come accaduto con il tedesco, prelevato dall'Aarhus giocando d'anticipo sulla concorrenza, l'Inter punta a mettere le mani su un altro centrale in rampa di lancio".
"Perez ha attirato su di sé gli occhi di Inter, Roma e Udinese. Poi l'infortunio e lo stop che ne hanno frenato l'ascesa. Il Betis contava di sfruttare il breve calo di attenzione sul ragazzo per confezionare il rinnovo contrattuale e allontanare i corteggiatori, ma sta andando diversamente. [...] Su di lui c'erano anche Real Sociedad, Atletico Madrid, Villarreal, Valencia e Salisburgo, ma il Betis la spuntò prospettando al ragazzo il percorso di crescita più accattivante. E su di lui ha puntato forte sin dal primo giorno, convinto di avere tra le mani un diamante grezzo. Ecco perché quella data nel contratto che fissa la scadenza a giugno 2025, esponendo gli andalusi al rischio di perdere un talento per cui solo due anni fa fecero carte false, rappresenta adesso un bel grattacapo".
"Dall'arrivo a Siviglia, la crescita di Perez è proseguita a ritmo accelerato, tanto da convincere Pellegrini a portare il ragazzo in ritiro anche l'estate successiva. Al di là delle indubbie doti atletiche, il centrale di origini mozambicane ha messo in mostra una spiccata abilità in marcatura e grande disinvoltura nell'avviare l’azione da dietro, anche partendo palla al piede. In patria lo paragonano a un giovane Piqué. [...] Nei piani dell'Inter, che al momento pare in vantaggio sulla concorrenza, ci sarebbe l'iniziale inserimento del ragazzo nella squadra Primavera. Poi, dopo un anno di apprendistato, la promozione in prima squadra o il prestito per accumulare ulteriore esperienza. Nell'ottica del rinnovamento di un reparto difensivo che, con i 36 anni di Acerbi e i 32 di De Vrij, non potrà più attendere molto".
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