Imprescindibile. Henrikh Mkhitaryan è diventato un pilastro dell’Inter di Simone Inzaghi. Arrivato a zero dalla Roma la scorsa estate, l’armeno si sta rivelando importantissimo per i nerazzurri. Complice anche la prolungata assenza di Marcelo Brozovic per infortunio, ha trovando grande spazio e finora non si è praticamente mai fermato. I diversi guai fisici che lo avevano rallentato a Roma sono un lontano ricordo. Ecco quanto evidenziato dal Corriere dello Sport oggi proprio sull’importanza di Mkhitaryan in questa Inter.
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CdS – Inter, così Mkhitaryan è diventato un pilastro. Chi rischia ora in Champions
Pilastro Mkhitaryan
—“L’Inter si coccola il suo uomo in più. Quello ammirato nel secondo tempo contro l’Udinese, resta uno dei Mkhitaryan migliori di sempre. Il gol che ha scacciato la paura, quando il match era ancora in parità, è soltanto una delle tante cartoline da ammirare per un giocatore che ha pur sempre 34 anni: la ripartenza pericolosa sventata con un uncino in scivolata; il pallone borseggiato a Becão e sprecato da Dzeko; il precedente avviso recapitato a Silvestri con un tiro da fuori. In campo, oltre a essere ovunque, l’armeno c’è sempre. Da parametro zero si è arrampicato fino in cima alle scelte di Inzaghi e quest’anno è il sesto giocatore più utilizzato di tutta la rosa con 2028 minuti all’attivo, dietro soltanto alle colonne portanti Lautaro, Barella, Skriniar e Calhanoglu. Doveva essere un rinforzo, ma sta diventando un pilastro per entrambi le fasi di gioco della squadra. Adesso arriva l’Europa, l’ex romanista sa come si fa perché vanta in bacheca due trofei internazionali in virtù dell’Europa League vinta con il Manchester United e la Conference League alzata al cielo con la Roma.
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Chi rischia il posto in Champions
—Rispetto alla botta alla caviglia presa nell’ultima uscita, verrà fatto un ultimissimo check per precauzione prima del Porto, ma già ieri il giocatore nerazzurro ha tranquillizzato di nuovo tutti sulle sue condizioni. Vuole esserci a tutti i costi, soprattutto adesso che ha raggiunto una nuova dimensione a suon di prestazioni e interventi di qualità a tutto campo. Sabato sera per far posto a Brozovic si è accomodato in panchina Calhanoglu, visto che nelle loro posizioni Mkhitaryan e Barella sono ormai imprescindibili. In Champions il turco rischia di scalzare di nuovo il croato in cabina di regia, ricomponendo quell’assetto che tante garanzie ha offerto a Inzaghi anche nei periodi più complessi di questa stagione”, si legge sul quotidiano.
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