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Mancano due giorni alla gara con la Fiorentina. Stefano Pioli ha anticipato anche questa volta la conferenza stampa della vigilia, come aveva fatto in occasione del derby. A chi gli ha chiesto se si sente in colpa perché il periodo negativo dell'Inter è cominciato un anno fa dopo la sconfitta contro la sua Lazio, ha risposto che l'unica cosa che lo fa sentire male è la sconfitta contro l'Hapoel in Europa League.
Cercherà di ritrovare la strada verso la vittoria che i nerazzurri hanno perso da un po', allontanando quel senso di abitudine alla sconfitta che fa male, anche se quando si ha a che fare con l'amore si perdona un po' tutto. Si può tornare a credere che ci si possa non accontentarsi di niente se non del meglio, che si possa nuovamente aspirare ad obiettivi reali e non limitarsi a galleggiare.
Contro la squadra di Sousa si giocherà di sera, di lunedì, davanti a tutto il management al completo. Pure Jindong Zhang arriverà dalla Cina per far sentire la sua vicinanza alla squadra. Una squadra che però adesso ha l'obbligo di ricominciare, senza attenuanti, senza troppe scuse. C'è da risalire la china e la classifica perché quella che si vede ora è davvero inguardabile.
Pioli cercherà di dire la sua anche senza Medel ("Ho tanti giocatori che possono sostituirlo anche se lui è molto bravo", ha detto in sostanza). Metterà in campo, si presume, un 4-2-3-1 con Joao Mario e Kondogbia davanti alla difesa e Brozovic dietro a Icardi, insieme alle due ali Candreva e Perisic. Banega sarà probabilmente out dai titolari anche stavolta.
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