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La Gazzetta dello Sport, oggi in edicola, ha intervistato, in esclusiva, l'allenatore dell'Inter, Stefano Pioli. Ecco le sue parole: "Ci siamo destati dopo la vittoria con il Sassuolo?Giusto tenere il punto di domanda, il test contro la Lazio è decisivo anche per questo. Se domare l'Inter è stato complicato? Dall’esterno i risultati negativi facevano pensare a un ambiente con diverse difficoltà, invece qui c’è tutto per lavorare bene: la società è presente, eccome, in ogni forma"
MERCATO DI GENNAIO - "Cosa mi aspetto dopo gennaio? Di avere meno giocatori, specialmente nel reparto offensivo. Io vivo anche e soprattutto di rapporti umani, e senza Europa League l’ideale è allenare un gruppo di 23-24 elementi al massimo. Sarà un mercato di transizione per tutti, credo che a gennaio non si possano cambiare più di tanto certi valori. A giugno, per quanto ci riguarda, prepariamoci invece a cose importanti, di altissimo livello. I tifosi nerazzurri possono stare tranquilli, Suning ha davvero l’ambizione di rendere l’Inter una delle grandi del calcio mondiale. Attorno a me vedo passione reale"
GIOCATORI IN ENTRATA - "Qualcosa faremo, non scordiamoci però che siamo condizionati dal fair play finanziario"
MANCANZA DI LEADER IN CAMPO -"Il leader deve diventare il gioco. Detto questo, ci sono elementi pieni di personalità: a partire da Handanovic che nonostante la sua posizione è molto coinvolto. C’è poi Icardi. E anche Miranda, nazionale brasiliano che ora sta parlando sempre di più in campo. Certo, se io non avessi parlato tanto e usato le mani (sorride, ndr) non avrei potuto fare il calciatore a quel livello"
MANCANZA DI MEDEL - "Quanto ci manca Medel? Gary si fa sentire in campo. Sulla sua posizione vedremo, ma a me dietro convince, mi piacciono i difensori con personalità, che sappiano costruire il gioco"
ICARDI -"Voi lo giudicate per i gol. A Reggio secondo me ha per esempio fatto molto bene, ha lavorato tanto per la squadra. Credo che possa legarsi maggiormente alla manovra, fornirci qualche possibilità di giocata in più non solo in profondità. In occasione del gol di Candreva si è diviso bene il lavoro con Joao Mario, ed è grazie anche a lui se abbiamo sfondato. Insomma, Mauro sta facendo un lavoro decisamente importante. Certo, i centravanti sono felici quando segnano, ma solo sacrificandoci come squadra possiamo ottenere risultati. E tutti lo stanno capendo, Mauro in primis"
CANDREVA - "Non avevo dubbi del rapporto che avrei avuto con lui, nonostante ciò che è accaduto a Roma. Sapevo che avrebbe voluto dimostrare di poter stare a questi livelli e se riuscirà a mantenere la concentrazione con più continuità, diventerà un top player: gli manca tanto così, un niente."
BROZOVIC - "Marcelo è eccezionale, ha sempre voglia di giocare, basta guardare i dati sull’intensità e sul volume della sua corsa in partita. Solo che è uno passionale e ogni tanto disperde energie e lucidità"
(Gazzetta dello Sport)
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