Se la corsa Champions dell'Inter non è ancora definitivamente chiusa dopo il tonfo interno di ieri sera contro la Roma, i nerazzurri lo devono - guarda un po' gli scherzi del destino - a Gian Piero Gasperini, ex tutt'altro che amato dalle parti di Appiano Gentile. La sua Atalanta, infatti, battendo il Napoli ha tenuto il terzo posto a 6 lunghezze di distanza con la squadra di Sarri che sabato prossimo sarà impegnata a Roma contro l'undici di Spalletti e, dopo le fatiche di Champions e Coppa Italia, dovrà poi venire a San Siro a fine aprile. Insomma, spazio per recuperare c'è, anche se l'Inter di Stefano Pioli dovrà guardarsi le spalle dal Milan (tornato a meno uno), ma soprattutto dovrà tenere d'occhio proprio Atalanta (più 3) e Lazio (più 2). Il tecnico nerazzurro, però, sa bene che il ko di ieri sera porta ulteriore pressione sulla sua posizione perché al di là degli ottimi risultati fin qui ottenuti ha perso con le dirette rivali Juventus, Roma e Napoli ed è innegabile che l'ambiziosa proprietà cinese puntava (e punti tuttora) alla Champions e il contatto avvenuto qualche settimana fa con Antonio Conte tramite un emissario di Suning, fa ben capire a cosa aspiri la famiglia Zhang per la panchina del prossimo futuro interista.
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L'unico modo che il tecnico emiliano ha per tenersi l'Inter come da contratto è quella di raggiungere il terzo posto
L'unico modo che il tecnico emiliano ha per tenersi l'Inter come da contratto (scade nel 2018), è quella di raggiungere il terzo posto e convincere ulteriormente i suoi dirigenti di essere l'uomo giusto per proseguire il processo di crescita del club, anche se le scelte di ieri sera hanno lasciato qualche perplessità
(Tuttosport)
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