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Brutta, fragile, incapace di battere una squadra senza vittorie da settembre: l'Inter perde anche contro il Bologna e certifica uno stato di crisi che ha cancellato tutte le certezze conquistate nel corso della prima parte di stagione. Ancora una volta gennaio si è confermato il mese del tracollo nerazzurro, una maledizione che dura da diverse stagioni e che ha condizionato gli ultimi campionati interisti. La Gazzetta dello Sport ha provato ad analizzare le cause di questa crisi: "Dentro il calo dell'Inter c'è l'ormai fisiologico cambio di rotta a cavallo di Natale. E c'è una squadra – forse sarebbe più giusto dire un club – che si è avvitato su se stesso dal giorno dell'eliminazione Champions con il Psv. Da quel giorno è accaduto di tutto: la polemica con Wanda Nara, moglie e agente del capitano, in tema di rinnovo. E poi, in serie: Nainggolan sospeso (e multato) per l'ennesimo ritardo a una seduta di allenamento e poi vittima di file audio diffusi in cui confessava la voglia di lasciare l'Inter, la multa choc di 100 mila euro a Icardi (e di 25 mila a Lautaro) per i ritardi nei rientri dalle vacanze, l'esplosione del caso Perisic. E ancora: uno spogliatoio in ebollizione e un allenatore che critica – salvo poi ritoccare la versione – la messa in piazza della voglia di fuga di Perisic da parte della società. È qui, è in mezze a queste continue scosse di terremoto, che l'Inter e il suo allenatore hanno perso certezze, leggi Icardi che non segna da sei partite: mai gli era accaduto, da quando veste nerazzurro. A Parma, sabato sera, si vedrà se la squadra avrà avuto la forza di lasciarsi tutto alle spalle".
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