Giorgio Porrà ha dedicato uno speciale ("L'uomo della domenica") all'allenatore dell'Inter, Luciano Spalletti. Un focus nel quale viene indagata ed esaltata la sua toscanità, in relazione alla capacità comunicativa. Porrà illustra le speranze del popolo nerazzurro e prova ad immaginare l'apporto che il tecnico nato a Certaldo potrebbe regalare a questa Inter: "Ci sono momenti anche nello sport nei quali sognare diventa un'urgenza. E' quanto accade all'Inter e alla sua gente con l'arrivo di Spalletti, i primi risultati, la forza delle idee, che hanno diffuso una seduzione vagamente mourinhiana. L'idea meravigliosa di Spalletti: "Voglio riportare l'Inter dentro la storia a modo mio"."
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Porrà: “Spalletti ci ha messo un attimo a spiegare l’Inter. Mercato, ora l’intenzione è…”
Il giornalista di Sky ha dipinto un ritratto di Luciano Spalletti, nel quale si parla anche di Walter Sabatini e delle intenzioni della società sul mercato
Il richiamo delle origini - "Una volta ai giocatori della Roma capitò di trovare Luciano Spalletti che dormiva per terra. Lui spiegò con molta serenità: Voglio semplicemente stare a contatto con la mia terra." Anche nella sua nuova dimensione milanese l'anima di Spalletti rimane quella. Spalletti costruisce l'Inter in mezzo al traffico tra le pressioni e i logorii. Spalletti milanese dovrà testarsi sul versante caratteriale legato alla comunicazioni: gli spigoli da smussare, la parolina da dosare. Non si è mai sottratto al contrasto. Spalletti ha fatto della sua inquietudine un marchio di fabbrica. In fondo c'è il coraggio di chi viaggia leggero con il suo bagaglio a mano. Spalletti è sempre stato pronto a lasciare per poi tornare, restando sempre se stesso. C'è una costante: la ricerca ossessiva del gioco, i giocatori da valorizzare, gli aspetti spregiudicati. Con certi capolavori tattici scolpiti nel marmo, le coppe, i record, quel gigantesco Totti falso nuove nella prima stagione."
Appartenenza - "Citare con convinta ammirazione Herrera e Mourinho, adottarli come riferimenti è stato un intelligente appoggio al mondo interista. Un mondo nel quale le suggestioni passate, il sentimento restavano insostituibile carburante per le troppe amarezze dei tifosi. Spalletti arriva e garantisce che vuole fare la storia. Al momento è quasi irrilevante che ci creda davvero o che stia prendendo tempo annusando l'ambiente e le scelte della società. Ci ha messo un attimo a spiegare ai suoi il peso di una maglia speciale, giocatori che l'anno scorso davano l'impressione di non essere all'altezza di quei colori, di quella gloriosa maglia. Forse nelle precedenti gestioni è mancata proprio questo: la giusta e potente narrazione, quella che contagia e seduce. Quella che aveva Mourinho, l'attitudine al comando, la devozione popolare."
Incompiuta - Spalletti ha regalato alla squadra una coscienza nuova di zecca. Dobbiamo sempre sapere dove andare, ha detto ai suoi giocatori. Facendo leva su questi aspetti ha incominciato a ricostruirla tecnicamente anche attraverso un mercato che inizialmente lasciava perplesso anche lui. L'Inter è questa creatura imperfetta, incompiuta. Sono già affiorate tracce prepotenti di calcio Spallettiano. Convincere la sua squadra a tuffarsi senza paura sul fondo delle sue idee di gioco: non si pensava potesse accadere così rapidamente, non era affatto scontato.
Spalletti & Sabatini - "La riflessione di Garbiel Garcia Marquez in Cent'anni di solitudine parlava di una dimensione privata, una pubblica e una segreta che tutti gli individui hanno. Questa riflessione si cuce perfettamente addosso a Walter Sabatini. Dice molto della personalità complessa del nuovo mercato dell'Inter fatto insieme ad Ausilio. Poi c'è la collaborazione collaudata e per certi versi misteriosa con Spalletti. Nell'universo interista sta mettendo radici anche il realismo magico di Sabatini. In quale profilo andranno usate le risorse sul mercato? Un centrale, un vice Icardi, un salvatore in mezzo? C'è nelle intenzioni della società, dopo le in parte forzate cautele del mercato estivo, un deciso cambio di marcia: in buona sostanza Spalletti verrà messo subito nelle condizioni di puntare sul bersaglio grosso."
(L'Uomo della Domenica)
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