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"L’RPE è un modo per monitorare gli sforzi di ogni giocatore. Capire chi gestisce meglio la fatica e chi soffre un po’ di più, adeguandosi così di conseguenza con le ripetizioni. Per intenderci: la valutazione dello sforzo percepito è misurata attraverso una scala che va da 0 a 10. A mano a mano che si sale, il livello di fatica cresce. Dieci è il massimo. Nel mezzo ci sono una serie di valori su cui è giusto attestarsi. I giocatori vengono monitorati in base a questo e poi gestiti di conseguenza. Ai nazionali è stata data una tabella fitta di esercizi per rientrare alla base già rodati. I primi a rimettere piede ad Appiano saranno gli azzurri: Bastoni, Darmian, Dimarco, Barella e Frattesi".
"I test di questi primi giorni di raduno hanno dato il verdetto: tra i migliori ci sono Joaquin Correa, destinato comunque a lasciare l’Inter, il nuovo arrivato Mehdi Taremi e il solito Henrikh Mkhitaryan, uno dei più performanti. L’armeno, tra l’altro, è stato il primo a varcare i cancelli del centro sportivo. Si è palesato ad Appiano con l’entusiasmo e gli occhi agguerriti di chi sta per affrontare la ventesima stagione da professionista. Dorme nel centro sportivo insieme a Inzaghi, allo staff e a gran parte dei giocatori. A gennaio toccherà i 36 anni, ma a livello fisico guida il gruppo come se ne avesse ancora 25. Si giocherà il posto con Zielinski, un altro che non conosce la panchina", aggiunge il quotidiano.
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