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Enrico Preziosi, presidente del Genoa, ha raccontato alla Gazzetta dello Sport come ha scovato la grande rivelazione di questa stagione, Krzysztof Piatek, pagato al Cracovia 4 milioni di euro:
Ci racconta questo amore a prima vista?
«La segnalazione fu di un procuratore amico, Gabriele Giuffrida. Solita trafila: highlights - ma lì sono tutti fenomeni, li scorro appena - un link di Wyscout e poi, visto che un giocatore da prendere lo devi studiare e non solo guardare, una partita intera. Non ricordo Cracovia contro chi, ma ricordo dove l’ho vista».
Dove?
«A Ibiza, casa mia: era fine maggio. Io, la tv e nessun altro: ho un modo di valutare i giocatori tutto mio, devo essere da solo, senza condizionamenti».
E cosa vide?
«Un attaccante che aveva tutto: destro, sinistro, colpo di testa, cattiveria. E che era sempre dove arrivava la palla. Sempre».
Saltò sul divano?
«No, mi alzai dal divano. Telefonai a Giuffrida - “Lo prendo” - e a Giorgio Perinetti: “Bisogna incontrare il Cracovia, subito”. Il giorno dopo era tutto fatto. Io sono così, un ansioso: una scelta la azzecco o la sbaglio, ma non mi piace aspettare. Ci sono giocatori che vedi e rivedi: con Piatek non c’era niente su cui riflettere».
E qual è diventato il prezzo di Piatek, adesso?
«Non lo so e per ora non mi pongo il problema. Ribadisco: Piatek è essenziale per il Genoa e io devo pensare al Genoa. Poi, non ci prendiamo in giro, io lo so che me lo porteranno via, perché è stratosferico e gli moltiplicheranno l’ingaggio per dieci: ci guadagnerà lui, ci guadagnerà il Genoa e noi punteremo su Favilli. Siamo già tempestati di telefonate, dall’Italia e dall’Europa, tutti top club: chi vorrà Piatek dovrà essere serio e parlare con me, il resto lo considererò malcostume».
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