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Negli anni '80 i tifosi dell'Inter e quelli del Verona iniziarono un sodalizio che si sarebbe poi consolidato negli anni. Un gemellaggio cementato da una matrice politica chiara, quella che lega da sempre la curva sud dell'Hellas e la nord dell'Inter all'estrema destra. E' infatti proprio negli anni '80 che con l'arrivo degli Skins in curva nord si stringono amicizie con i veronesi legati al fronte skinhead veneto. Il rapporto di amicizia si consolida al punto che nella stagione 1990/1991, con l'Inter impegnata ad affrontare il primo turno di coppa Uefa in campo neutro, i nerazzurri scelgono proprio il Bentegodi come stadio di casa. L'incontro con il Rapid Vienna termina 3-1 con tifosi veronesi e interisti insieme nella stessa curva. I motivi della rottura vanno ricercati nel 2001/2002, con il Verona in Serie A. I cambiamenti generazionali nelle curve portano alla scomparsa degli Skins da quella interista mentre nella sud del Verona la matrice di estrema destra prende invece ancora più potere e proprio in una partita del 2002 i "buu" razzisti prendono di mira anche Ronaldo. Rottura del gemellaggio e guerra aperta. Discorso chiuso? Non del tutto perchè quella del razzismo mai accettato è solo una delle versioni ed è anche quella che regge di meno. C'è chi dice che la vera fine dell'amicizia sia dovuta al momento in cui le Brigate Gialloblù del Verona, colpite da arresti e diffide, persero il controllo della curva sud a favore della Banda Loma, gruppo organizzato definito "arrogante e presuntuoso" dai nerazzurri. Quel che è certo è che dall'inizio del nuovo millennio quella che un tempo era amicizia sfocia in odio aperto e gli scontri di ieri sono solamente un pericoloso anticipo di quello che potrebbe succedere in caso di ritorno in A dell'Hellas.
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