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Primi paletti di Mazzarri: S.Siro, Handanovic, lavoro, Cassano e Icardi

Riccardo Fusato

Walter Mazzarri vuole partire con il piede giusto. Il suo lavoro sarà meticoloso e cercherà di fare affidamento su delle certezze. La prima: S.Siro. Mazzarri vuole riportare all’Inter il fattore campo. Quest’anno i nerazzurri hanno...

Walter Mazzarri vuole partire con il piede giusto. Il suo lavoro sarà meticoloso e cercherà di fare affidamento su delle certezze.

La prima: S.Siro. Mazzarri vuole riportare all'Inter il fattore campo. Quest'anno i nerazzurri hanno perso ben 7 volte in casa. Il suo Napoli, al contrario faceva del San Paolo una fortezza con conseguente accumulo di punti. Deve tornare a imperare il fattore-casa, per riaccendere un pubblico interista ultimamente ammosciato da gare altrui troppo invasive.

La seconda: Handanovic. Il «Giù le mani da Handanovic» ha doppia valenza: Mazzarri lo considera totem e vuole proteggerlo con una fase difensiva che non gli metta in testa altri lidi.

La terza: lavoro. Senza impegni europei Mazzari farà del lavoro settimale il fulcro da dove dovrà rinascere l'Inter. Tradotto: dettagli su sé e martellamento sui «nemici».

La quarta: Cassano. Il rapporto con Fantantonio risale ai tempi della Sampdoria. Il barese quest'anno non ha fatto malissimo e a Mazzarri serve uno della sua esperienza. Bisognerà far capite a Fantantonio che non sarà titolare ma riserva di lusso. Ottime chance di riuscita.

La quinta: Icardi. Con Mazzarri tutte le punte centrali sono andate in Paradiso: da Lucarelli a Livorno (29 gol) ad Amoruso a Reggio Calabria (17), da Rolando Bianchi (18) a Pazzini (Samp, 11 reti da gennaio a giugno) fino a Cavani, passato da 34 gol in 3 stagioni di Palermo a 78 gol in 3 stagioni di Napoli. Icardi dev'essere l'esplosivo al plastico di un arsenale che verrà ulteriormente rinforzato: la collettività deve esaltarlo, lui sotto la cura-Mazzarri (e con la chioccia-Milito) emergerà.