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CdS – Inter, conti in profondo rosso: preludio alla cessione? C’è un’indicazione
La pubblicazione dell'ultimo bilancio dell'Inter ha evidenziato delle perdite record per il club nerazzurro. Il Corriere dello Sport analizza i dati emersi nella giornata di ieri: "La perdita da 245,6 milioni riportata dall'Inter nel bilancio 2020/21 ha sorpreso molti, non tanto per essere la più alta mai realizzata da un club italiano (batte i 211 milioni della Juventus) ma perché supera anche le stime. [...] Alla perdita contribuiscono diverse partite straordinarie: le minusvalenze Nainggolan e Joao Mario pesano per 13 milioni mentre la buonuscita di Conte ne costa 14. Sull'incremento dei costi pesa lo spostamento in avanti di parte delle retribuzioni 2019/20, sempre per lo slittamento di Europa League e campionato fino ad agosto. Un paio di mensilità e una quota degli ammortamenti gravano sul bilancio appena concluso".
"Tutto ciò non arriva a spiegare l'aumento di 135 milioni dei costi complessivi rispetto alla stagione precedente. Molto probabile che siano stati svalutati i crediti per alcune sponsorizzazioni cinesi che figuravano a bilancio da diversi anni senza essere riscossi. L'inesigibilità di queste posizioni, ormai molto probabile, può avere comportato ulteriori minusvalenze per una cinquantina di milioni. È legittimo chiedersi perché l'Inter abbia deciso di mettere mano a svalutazioni straordinarie proprio nel momento in cui echeggiano notizie di difficoltà dell'azionista di riferimento. Di solito le correzioni nella valutazione degli asset e gli accantonamenti prudenziali preludono a una cessione, perché il potenziale compratore vuole trovare una situazione pulita. La presenza nel CdA di due nuovi amministratori indicati da Oaktree può avere accelerato questa soluzione".
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