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Intervenuto ai microfoni de La Gazzetta dello Sport, l'ex centrocampista dell'Inter Herbert Prohaska ha parlato in vista della sfida di Europa League di domani contro il Rapid Vienna.
Rapid-Inter è un po’ un suo derby. Nerazzurri strafavoriti?
«L’Inter è avanti nel pronostico, ha una squadra attrezzata per vincere l’Europa League, ma non sarà facile specialmente all’andata a Vienna: il Rapid in campionato finora ha giocato male, ma in Europa in casa ha battuto Spartak Mosca e Rangers e pareggiato col Villarreal. È una squadra a due facce: in Europa non c’è tanto da perdere e questo funziona. In questi mesi il Rapid ha avuto il problema che oggi ha l’Inter: non fanno gol. Se l’Inter gioca come sa giocare allora passa il turno, anche se ha perso in casa contro il Bologna e il Rapid per me è forte come il Bologna. Diciamo che si deciderà tutto nel match di ritorno al Meazza».
Chi sono i giocatori da temere?
«Strebinger è un portiere di livello anche per l’estero. I migliori? Knasmüllner, che è passato dalla Primavera dell’Inter, e Murg, due centrocampisti tecnicamente molto buoni».
Come sta il calcio austriaco?
«Non ci sono i soldi. Solo il Salisburgo, grazie alla Red Bull, compete a livello internazionale e prende giocatori da 12-15 milioni. Gli altri club si fermano a 2-3 milioni. Per l’Europa ad alto livello è troppo poco».
Come vede l’Inter?
«Ha una bella squadra e Spalletti è un grande allenatore, però dipende ancora troppo da Icardi. Se lui non segna gli altri non fanno gol: forse Lautaro può essere il nuovo giocatore che ti risolve le partite».
Contro il Rapid potrebbe esserci un cambio, con Lautaro che fa rifiatare Icardi.
«Per me Mauro deve giocare sempre, soprattutto in campionato, sennò è difficile arrivare in Champions. Conosco tanti bomber che per alcune partite non trovano il gol ma poi si sbloccano e per 2-3 mesi segnano sempre. Io non sono affatto preoccupato per Icardi, magari ora sono preoccupati di più l’allenatore e i tifosi».
All’Inter manca un regista come lei...
«A centrocampo Brozovic sta facendo molto bene e Nainggolan se è in forma è un grande giocatore. Però nessuno è proprio regista: manca uno che sappia fare l’ultimo passaggio; Icardi ha bisogno di un compagno che gli metta il pallone non solo sulla testa ma anche sul piede dentro l’area di rigore».
Chi è oggi il nuovo Prohaska?
«È difficile fare paragoni, oggi i giocatori sono tutti tecnicamente e tatticamente bravi, ma non so se il gioco è molto attrattivo: qualche volta non mi piace. Anche in Italia è così».
Ma qual è il suo giudizio sul livello della Serie A?
«Guardo in tv le partite e compro la Gazzetta, soprattutto il lunedì: il calcio italiano ha perso un po’ negli ultimi 10 anni, dopo di me da voi hanno giocato i più grandi. Ora forse aiuta l’acquisto di Ronaldo: tutti i club più forti dovrebbero avere fuoriclasse del genere».
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