Reduce da una stagione con pochi alti e tanti bassi al Chelsea, Romelu Lukaku è tornato all'Inter con l'obiettivo di rirpendere da dove aveva lasciato con i nerazzurri: un biennio da ben 64 reti in 95 partite. La Gazzetta dello Sport illustra a che punto sia la seconda esperienza milanese del bomber belga: "Romelu Lukaku non sarà nella forma più smagliante di sempre, ma durante la partita contro il Lione i tifosi si sono gasati a furia di sportellate, palloni contesi e dialoghi calcistici con i compagni di squadra. Poi quel gol, quasi metafora della voglia di dominare del belga: elevazione possente e colpo di testa a rete, in un fotogramma nel quale quasi si fatica a capire chi ha provato - invano - a contrastarlo. Il suo re-inserimento all'Inter dopo l'anno lunatico al Chelsea, a ogni modo, procede su più fronti".
primo piano
Condizione crescente, feeling con Inzaghi e non solo: Inter, il punto sul Lukaku-bis
"La forma sta migliorando visibilmente, anche se un corpo in tripla cifra di chilogrammi ha fisiologicamente bisogno di tempo per essere prestante e quindi dominante: tutto in regola, due settimane dovrebbero essere sufficienti per consegnare a Simone Inzaghi il suo ariete. Proprio l'allenatore piacentino è poi un altro fattore importantissimo da considerare quando si parla di Lukaku-bis.
[...] Inzaghi sta cercando di trovare un punto d'incontro tra l'Inter che ha sfiorato la seconda stella due mesi e mezzo fa e un'Inter che possa mettere il belga nelle condizioni migliori per scatenare la sua possenza. Infine, i compagni: se è vero che con Lautaro Martinez già si rivedono lampi del tandem letale che portò al tricolore nel 2021, con altri calciatori l'amalgama è da costruire. Contro il Lione si sono notate ottime prove d'intesa con gli esterni Federico Dimarco e Denzel Dumfries, mentre con Hakan Calhanoglu pare esserci bisogno di più tempo. Ancora da valutare, invece, le combinazioni con Edin Dzeko e Joaquin Correa, così come l'asse da costruire con Robin Gosens".
© RIPRODUZIONE RISERVATA