Dopo l'arrivo di Lisandro Lopez, in prestito dal Benfica, l'Inter è vicinissima a chiudere un altro colpo: Rafinha, dal Barcellona. Il blitz di Ausilio a Barcellona, infatti, è servito per fissare i contorni dell’operazione: si farà sulla base di un prestito gratuito incondizionato, con diritto di riscatto. In sostanza, non ci sarà alcuna clausola per cui si trasformi in obbligo e nemmeno per cui venga modificato il prezzo finale. Ed è proprio su tale cifra che va trovata l’ultima intesa. Di fatto è l’ultimo step e l’Inter è ormai pronta a compierlo. E’ vero che il Barcellona continua a valutare il riscatto 37-40 milioni di euro, ma ora l’idea in casa nerazzurra è quella di privilegiare l’esigenza tecnica, mentre delle conseguenze economiche ci si preoccuperà a tempo debito. Tanto più che, giocando alla grande in questi mesi, Rafinha finirebbe per valere anche più di 40 milioni. Insomma, Ausilio, che ieri è stato a cena con Ariedo Braida (ds del Barça per l’estero) e che oggi ripartirà per Milano, lavorerà per ridurre, o quantomeno limare, la cifra per il riscatto, ma alla fine andrà incontro alle richieste del Barça. E chissà che la fumata bianca non arrivi già in giornata.
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Rafinha-Inter, ci siamo. Ausilio va incontro alle richieste del Barça, oggi la fumata bianca?
Il ds nerazzurro spera di chiudere oggi per Rafinha alzando la cifra del diritto di riscatto
La dirigenza catalana, infatti, aveva proposto o il prestito secco, senza alcun diritto, oppure l’acquisto immediato a titolo definitivo, per non meno d 30-35 milioni di euro. Spiegando che dopo averne appena investiti 160 per Coutinho e poco meno per Dembelè non avrebbe potuto svendere un giocatore che, prima di infortunarsi, era ritenuto di altissimo livello e ormai titolare. E, volendo, il fatto che ieri Rafinha sia stato convocato da Valverde per il match di questa sera contro l’Espanyol, per l’andata dei quarti di Coppa del Re è un ulteriore messaggio in questo senso. L’abilità di Ausilio è stata quella di trovare prontamente una sponda con Mazinho, ovvero il padre e agente del giocatore. Raggiunto un accordo con lui, infatti, è stato più semplice smuovere il Barcellona, convincendolo al prestito gratuito con diritto di riscatto. Alla fine il viaggio del ds nerazzurro è stato anche un atto di cortesia: due top club come Inter e Barcellona non possono trattare un giocatore come Rafinha solo al telefono, via mail, o tramite intermediari. Un confronto diretto era necessario, come premesso, per stabilire il perimetro dell’operazione. Ora, quindi, non resta che compiere l’ultimo sprint per tagliare il traguardo.
(Corriere dello Sport)
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