Ranieri: “Con Mourinho ho un bel rapporto. Mancini? Sempre difficile vincere”

Claudio Ranieri, allenatore del Leicester campione d'Inghilterra, ha parlato ai microfoni di RaiSport. Ecco cosa ha detto:

- Come è cambiata la Sua vita?

Tantissimo. Tra interviste e messaggi a cui ho risposto solo in parte e mi dispiace e mi è cambiata. Spero che venga a noia anche agli italiani questa storia. 

- Nessuno vi dava una possibilità...

Ero il primo allenatore che doveva essere esonerato. Ogni tanto sbagliano. Sono contento del mio lavoro, ogni tanto arrivano i risultati altre volte no. L'importante è metterci sempre dedizione e passione come ho fatto da giocatore e allenatore.

- L'Italia ha un eroe. Tornerà in Italia?

Abbiamo bisogno come popolo di aggrapparci a qualcosa in un momento difficile. Abbiamo bisogno di essere qualcosa e di agganciarci a qualcosa di positivo. Si sono innamorati del Leicester perché sono stati venti ragazzi che non hanno mollato.

- Gli italiani all'estero la amano molto. Questo è un loro messaggio: "Lavoro qui a Leicester e abbiamo seguito la sua stagione appassionandoci. Lei ci rappresenta, per noi è una vittoria".

Questo mi dà soddisfazione e orgoglio. Tanti italiani vengono apprezzati perché siamo lavoratori seri e lavoriamo anche oltre le ore. Lo so perché quando vado in giro ci sono gli italiani.

- Migliorata la considerazione degli italiani dopo questa impresa?

Era già alta, ma tutti beneficeranno di questa impresa indescrivibile.

- L'altro giorno Crozza ha fatto una bella parodia. Lei è stato un grande nella vittoria. Mourinho poteva essere più umile nelle vittorie...

Soprattutto quando sono andato all'Inter con lui ho avuto un bel rapporto. Lui fa così quando teme gli avversari. Con Mourinho ho un bellissimo rapporto.

- Mancini è stato l'ultimo a vincere in Premier League con una squadrone e grandi investimenti... 

E' Sempre difficile vincere. Quindi complimenti a Mancini spero possa fare bene anche con l'Inter.

- Nel futuro di Ranieri ci potrebbe essere la Nazionale?

Avevo curiosità per il lavoro del ct. Due anni fa ho avuto quella esperienza in Grecia. Mi sono detto perché no. Sono arrivato nel momento sbagliato, della rifondazione. Le cose sono andate come sono andate. Non sono cambiato. Succede qualcosa che ti butta giù ma poi ti devi rialzarsi. 

-Prenderai qualcuno dal campionato italiano?

Al momento non ci stiamo pensando. 

(Fonte: RaiSport)