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Ranieri: “Importante ripartire con il piede giusto. I ragazzi mi seguono, è fondamentale”

Francesco Parrone

Dopo due settimane di pausa, il campionato riparte con una bella e importante vittoria dell’ Inter di scena a San Siro contro il Cagliari, nell’anticipo della 12^ giornata della Serie A 2011/2012. Queste le parole nel post partita del...

Dopo due settimane di pausa, il campionato riparte con una bella e importante vittoria dell' Inter di scena a San Siro contro il Cagliari, nell'anticipo della 12^ giornata della Serie A 2011/2012. Queste le parole nel post partita del tecnico nerazzurro Claudio Ranieri ai microfoni di Premium Calcio:"Questa vittoria è stata importante dopo questa lunga sosta,poi non avevamo neanche giocato a Genova per il grave lutto che aveva colpito tutti quanti noi italiani, per cui,era importante ripartire con il piede giusto. La partita è stata buona, una buona prestazione, naturalmente la squadra si è sbloccata  ed è stata più fluida dopo il primo goal".

Cosa ha pensato nell'intervallo dopo che si era fatto male Sneijder e le due traverse colpite?

"Ho pensato che questo è il nostro destino quest'anno, per cui dobbiamo saperlo affrontare e saper reagire. Vedo che i ragazzi mi seguono e questo è molto importante".

Lei aveva detto alla vigilia: "Finchè non vinceremo 3-4 partite non diro che è la vera Inter"; Però diciamo che siamo sulla strada giusta...

"Si è quella giusta, però la strada giusta che io intendo è quella dopo il primo goal. Dopo quello la squadra è stata più fluida, più veloce,più ispirata, più convinta di quello che faceva. E' questo quello che andiamo a ricercare, però soltanto dopo3-4 vittorie consecutive la squadra riuscirà ad essere se stessa".

Il cambio di Zarate alla fine del primo tempo è stato tattico oppure dovuto ad infortuni?

"E' stato tattico perchè vedevo che il ragazzo scivolava spesso, poi non riuscivamo a dare ampiezza alla squadra e lo facevamo soltanto con i due esterni Zanetti e Jonathan a destra, per cui, avevo bisogno di allargare di più il Cagliari e Alvarez è un bel giocatore, deve rientrare con la mentalità giusta ma ha i numeri per far bene anche in Italia".

Ad Alvarez gli ha cambiato il chip stasera?

"No ancora no, piano piano(sorride ndr), anche perchè non l'ho visto per le due settimane. L'ho visto l'altra sera, per cui piano piano...".

A fronte di tutti gli impegni che ci saranno, non sei un po' preoccupato per tutta questa serie di infortuni?

"Sneijder si è infortunato proprio nell'ultima palla calciata nel riscaldamento, ma siccome noi in questi giorni non l'abbiamo avuto,ha fatto le due partite in nazionale, è rientrato l'altro giorno, ha fatto il defaticante ieri e oggi abbiamo fatto proprio poco poco. Io non so è stato magari il campo che è stato rizzollato, era più morbido, sembrerebbe una piccola contrattura, diciamo che quando è rientrato negli spogliatoi, lui voleva giocare ma io gli ho detto di no perchè era inutile rischiare. Martedì abbiamo una partita di Champions League, per cui adesso vediamo il dottore domani quando farà una visita più approfondita cosa mi dirà".

La scelta che hai fatto nel secondo tempo, sembrava quasi un controsenso. Nel senso che avevi due attaccanti, poi nella seconda frazione hai tolto Zarate, hai messo Alvarez che è un giocatori più offensivo ma non un attaccante, e per vincere la partita in teoria non era la cosa migliore da fare. Invece così hai dimostrato che serviva un gioco diverso a questa squadra, giocatori che si mettessero più a disposizione, piuttosto che cercare giocate individuali probabilmente...

"Si Zarate stava facendo bene, anche se scivolava un pochino troppo, però in pratica riuscivamo a trovarlo soltanto quando il Cagliari già era tutto posizionato, stavano dentro, per cui lui saltando un uomo, aveva sempre il secondo e poi ancora il terzo. Avevo bisogno proprio di ridare respiro alla manovra e di avere dei punti di riferimento in avanti quindi mi è sembrata la cosa più giusta e fortunatamente poi ha fatto goal Coutinho. La squadra ha giocato bene, allora l'allenatore ha indovinato la mossa, l'allenatore sta lì per quello e per prendersi delle responsabilità ma non è detto che poi appunto togliendo un attaccante uno voglia difendere o fare altre cose. I ragazzi comunque hanno fatto molto bene...".